Le foglie del vicino cadute a casa cosa comportano? La legge parla chiaro e non è assolutamente un qualcosa da sottovalutare.
La convivenza tra vicini non è mai facile da sopportare, infatti ci sono moltissimi aspetti che sono regolati dalla legge italiana vigente. Altri invece dovrebbero essere dettati da una educazione comune, per una convivenza civile e adeguata al contesto. Nel momento in cui si ha uno spazio aperto e le foglie del vicino finiscono direttamente nella propria proprietà chi le deve raccogliere e cosa dice la legge? Vediamo di approfondire l’argomento.
Occuparsi di uno spazio aperto e di un giardino è sempre molto piacevole, ma quando ci sono piante che sconfinano bisogna fare attenzione. Stesso discorso se il vicino di casa ha delle piante nel suo spazio aperto che sconfinano nel proprio cortile/giardino.
Cosa accade in merito? Non è solo una questione di invasione con i rami ma anche per le foglie, che possono cadere copiosamente in autunno lungo tutto lo spazio di proprietà altrui. In primavera/estate può accadere la stessa cosa, con le foglie portate dal vento.
Agire nel pieno dell’educazione e della convivenza tra vicini è molto importante, ma allo stesso tempo ci sono delle regole da seguire e delle leggi che possono regolare quanto sopra. Prevenire è sempre meglio, cercando di non posizionare le piante dove possono sconfinare o fare in modo di non disturbare la quiete dei vicini anche con le foglie che cadono. La presenza di un muro divisorio può essere d’aiuto, ma si ricorda che la pianta supera man mano queste altezze e distribuisce le sue foglie ovunque.
Per le piante non superiori a tre metri è richiesto che vengano posizionate ad un metro e mezzo dal confine.
Per tutto il retro la distanza generale è mezzo metro, mentre le piante che superano i tre metri devono superare i tre metri di distanza dal confine.
Può succedere che le foglie cadute dalle piante del vicino occupino il proprio spazio? Il vento oppure una vicinanza con conforme alla legge italiana che supera i confini, può portare a questo disagio.
Secondo la legge il principio unico è:
“il godimento e l’utilizzazione della cosa incontra il limite rappresentato dalla necessità di non menomare la proprietà del vicino”
Nel momento in cui il soggetto è leso in qualsiasi modo, il vicino è costretto ad un risarcimento. Quindi se le piante che sono all’interno di un giardino o di un balcone perdono le foglie che arrivano direttamente nella proprietà di terze persone – sempre – allora ci potrebbe essere un problema da risolvere.
Chi subisce può chiedere di spostare la pianta, tagliare i rami e comunque agire nel pieno rispetto degli altri. Se non c’è un accordo amichevole si può prendere in mano il codice civile, richiedendo subito il risarcimento dei danni e la modifica di come sono sistemate le piante.
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