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Festival dei pianisti 2016: il programma, gli artisti e le novità

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Nella preziosa cornice del Chiostro Grande Di San Pietro, a Reggio Emilia, martedì 19, venerdì 22 e martedì 26 luglio, andrà in scena la seconda edizione del Festival dei Pianisti Italiani: Chopin, Mozart, Brahms, Schumann, Bruch, Bach, le anime più romantiche tra i musicisti classici, risuoneranno nell’aria, fin dentro al vostro cuore. Per la prima volta sarà visibile a livello nazionale, grazie a PMG srl, che ha acquisito i diritti del Festival e si occuperà della produzione e della regia. Tutte e tre le serate musicali saranno disponibili in live streaming su nanopress.it.
A salire sul palco del Chiostro Grande di San Pietro, ci saranno illustri musicisti che hanno maturato grande esperienza a livello internazionale: è il caso di Andrea Padova, Marco Scolastra, I Virtuosi Italiani, la Camerata RCO – I musicisti della Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam, Sandro Cappelletto, Filippo Faes e Marcello Mazzoni, direttore artistico del Festival. Avranno l’onore di interpretare grandi classici senza tempo della musica classica, mostrando tutto il proprio talento, nonché le proprie doti artistiche e compositive.

IL PROGRAMMA
DEL FESTIVAL DEI PIANISTI

Questo incantevole viaggio sulle note più nobili che la storia della musica possa ricordare, partirà il 19 luglio, con l’anteprima nazionale della Konzert Phantasie in A minor di Schumann, eseguita per la prima volta in Italia da Marcello Mazzoni, opera preparatoria al Concerto in La minore op.54. I Virtuosi Italiani invece interpreteranno il concerto per archi di Nino Rota; infine Andrea Padova proporrà il secondo concerto per pianoforte e orchestra di Chopin. 

La serata di venerdì 22 luglio sarà all’insegna della musica da camera romantica: la Camerata RCO – I Solisti della Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam e Filippo Faes al pianoforte si esibiranno in Kegelstatt Trio Kv. 498 di Mozart, la Sonata per pianoforte e clarinetto op. 120 n.2 di J. Brahms, pezzi dall’op. 83 per viola, clarinetto e pianoforte di M. Bruch, selezione di melodie, per violino e pianoforte di J. Joachim, sonata per pianoforte e violino n.1 in la minore, opera 105 e Märchenerzählungen (Racconti di fiabe) op. 132 per clarinetto, viola e pf di R. Schumann. 

Infine, nella serata conclusiva del Festival, martedì 26 luglio, protagonista sul palco del Chiostro emiliano sarà il musicologo Sandro Cappelletto, il quale si esibirà in un pezzo drammaturgico, Il tempo della musica. Un frammento di eternità, accompagnato al pianoforte da Marco Scolastra su musiche di Bach, Schubert, Liszt, Messiaen e Pärt. 

La manifestazione, organizzata da ItalianClassics con la collaborazione del Comune di Reggio Emilia e in media partnership con Classica HD, di cui vi è stata un’anteprima lo scorso 22 giugno con I Musici di Vivaldi, Glauco Bertagnin, Alessandro Pandolfi e Silvia Mazzon, ha il grande merito di attirare una fetta sempre più grande di pubblico verso un mondo, quello della musica classica, elegante e senza tempo. 

GUARDA I CONCERTI DEL FESTIVAL DEI PIANISTI IN STREAMING

Oltre ai concerti, il Festival dei Pianisti Italiani, organizza incontri tra il pubblico e i musicisti, i compositori e gli esecutori. A tal proposito, il 19 luglio, si è tenuta una conferenza aperta a tutti, dal titolo Konzertphanthasie – La Nascita di un Capolavoro – Un caso musicologico con relatori Silvia Perucchetti, Alberto Martini, Corrado Sevardi e Marcello Mazzoni. 

I costi del biglietto di ingresso a ogni singola serata è di 10 euro (5 euro per gli under 18); mentre l’abbonamento per le 3 serate è di 20 euro. L’intero ricavato verrà devoluto all’Istituto Superiore di Studi Musicali ‘Peri-Merulo’.

GLI ARTISTI

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CAMERATA DEL ROYAL CONCERTGEBOUW DI AMSTERDAM: la Camerata RCO è un ensemble cameristico, composta da membri della prestigiosa Orchestra del Royal Concertgebouw, che prende il nome dalla celeberrima sala da concerti di Amsterdam. La loro formazione è recente, risale al 2009, tuttavia la Camerata del Royal Concertgebouw ha già tenuto numerosi concerti a Vienna, Taipei, Seoul, Roma (Istituzione Universitaria dei Concerti), Amsterdam, Bergen (NO, Grieg in Bergen Festival), Torino (Unione Musicale), Asti, Alencon (FR, Septembre Musicale de l’Orne). Inoltre, ha avuto modo di registrare per emittenti nazionali come RAI Radio 3 e il canale Classica TV in Italia. Il loro primo CD, prodotto con la casa discografica Gutman Records, è uscito nel 2012 ed è dedicato al Natale (Corelli Concerto Grosso). Il secondo album invece, intitolato ‘Sweet Dumplings MOZART and Cheese Strudel MENDELSSOHN’, è uscito nel 2013, nel contempo è partita anche la serie concerti del biennio 2013-2015.

I VIRTUOSI ITALIANI: i Virtuosi Italiani sono nati nel lontano 1989 e attualmente sono una delle formazioni più attive del panorama artistico internazionale e sono molto apprezzati per l’eccellente livello artistico prodotto, nondimeno per la spiccata creatività.
Grazie a una tournée in Sud America di grande successo, si sono confermati come l’ensemble strumentale italiano più autorevole a livello internazionale. Nel corso di oltre 20 anni di carriera, hanno cercato di dare sempre maggior attenzione ai giovani, ne sono la prova gli ultimi progetti realizzati: ‘MOZartoons’ (una celebre opera mozartiana trasformata in cartoni animati), ‘Evolution’ con Giovanni Allevi, ‘Jazz Lightning’ con il pianista jazz Uri Caine, un progetto in esclusiva con Cesare Picco dedicato al più antico e importante romanzo della cultura giapponese ‘Genji Monogatari’, e ‘Back to Bach’ con il famoso trombettista jazz Paolo Fresu e altri.
Tutti i lavori messi a punto dai Virtuosi Italiani hanno sempre ottenuto un ottimo riscontro dalla critica e dal pubblico. Le collaborazioni con solisti e direttori sono innumerevoli, inoltre i Virtuosi hanno avuto il privilegio di esibirsi nei più importanti teatri e per i principali enti musicali italiani e stranieri, quali ad esempio, il Teatro alla Scala, il Teatro Dal Verme e la Sala Verdi a Milano, il Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro La Fenice, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Teatro Comunale di Modena, il Teatro Regio di Parma, il Teatro Filarmonico di Verona, l’Arena di Verona, l’Associazione Barattelli di L’Aquila e molti altri ancora.
L’attività discografica è ricchissima: vanta più di 100 cd registrati per le maggiori case discografiche ed oltre 500.000 dischi venduti in tutto il mondo. Numerosi anche i premi conseguiti, tra cui, nel 2004, il prestigioso premio ‘Choc de la musique’ assegnato da Le Monde de la Musique per l’incredibile interpretazione delle opere di F. A. Bonporti.
Infine, i Virtuosi Italiani sono ideatori ed interpreti di due stagioni musicali a Verona: il ‘Festival Atlantide’ al Teatro Nuovo e la ‘Stagione Concertistica’ giunta alla XV edizione, che si svolge all’interno del Teatro Filarmonico e del Palazzo della Gran Guardia.

MARCELLO MAZZONI: diplomato in pianoforte presso il Conservatorio ‘C. Monteverdi’ di Bolzano, ha proseguito gli studi all’Accademia di Imola, perfezionandosi per quattro anni con grandi concertisti quali L. Berman, A. Lonquich, J. Achucarro, L. Lortie, R. Risaliti, F. Scala, P. Rattalino. Comincia precocemente gli studi di composizione con Armando Gentilucci, per poi iscriversi a Lettere ad indirizzo Musicologico presso l’Università degli Studi di Parma. Attualmente vanta una notevole attività concertistica sia in Italia, sia all’estero. Collabora inoltre con importanti strumentisti quali Alberto Martini, Marco Fornaciari, Andrea Griminelli, Sonia Ganassi, Martina Belli, Glauco Bertagnin e Luca Franzetti. Il suo esordio risale al 2006, quando partecipò in veste solista, al festival in memoria dello scomparso pianista e compositore N. Economu. Tra il dicembre 2011 e l’agosto 2012 ha collaborato coi Virtuosi Italiani, sia in Italia, sia all’estero. Nel 2015, è stato impegnato in una tournée di grande importanza internazionale, in veste di solista con uno degli ensemble più prestigiosi a livello internazionale, i Berliner Philarmoniker. Marcello Mazzoni è docente di pianoforte principale presso l’Istituto di Alta Formazione Musicale ‘A. Peri’ di Reggio Emilia.

SANDRO CAPPELLETTO: laureato in Filosofia, è giornalista professionista, critico musicale per le testate giornalistiche La Stampa e Le Monde, inoltre ha studiato armonia e composizione con Robert W. Mann. E’ anche autore di diversi testi tra cui ‘Farinelli – La voce perduta’ (EDT, 1996); ‘Farò grande questo teatro!’ (EDT, 1997), inchiesta sui teatri d’opera; una monografia su Beethoven (Newton Compton, 1980); un’analisi di Turandot (1989); ‘Mozart – La notte delle dissonanze’ (EDT, 2006). Collabora alla realizzazione dei programmi del Festival pisano ‘Anima Mundi’ diretto da Sir John Eliot Gardiner. E’ autore di diverse trasmissioni televisive e insegna Ricezione, Produzione e Consumo della Musica all’Università Ca’ Foscari di Venezia.

MARCO SCOLASTRA: si è diplomato con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio ‘Morlacchi’ di Perugia. Successivamente ha frequentato corsi di perfezionamento con Lya De Barberiis, Paul Badura-Skoda, Dario De Rosa e con Joaquin Achucarro e Katia Labèque. Come solista, in formazioni cameristiche e con orchestra si è esibito presso importanti teatri e prestigiose realtà nazionali e internazionali quali il Teatro Valli di Reggio Emilia, la Sagra Musicale Umbra, il Teatro Lirico di Cagliari, l’Accademia Filarmonica Romana, l’Auditorium Parco della Musica e il Teatro dell’Opera di Roma, il Teatro Regio di Parma, l’Auditorium dell’Orchestra ‘Verdi’ di Milano, il Teatro La Fenice di Venezia; il Conservatorio ‘Cajkovskij’ di Mosca (Sala Rachmaninov), la Tonhalle e ZKOHaus di Zurigo. Dal 1993 suona in duo pianistico con Sebastiano Brusco, mentre dal 2000 svolge un’importante attività concertistica con l’attore Elio Pandolfi. Infine, ha collaborato con nomi illustri della musica e del teatro quali Vadim Brodski, Renato Bruson, Sandro Cappelletto, Max René Cosotti, Roberto Fabbriciani, Arnoldo Foà, Raina Kabaivanska, Daniela Mazzucato, Marianna Pizzolato, Desirée Rancatore, Ugo Pagliai.

ANDREA PADOVA: Andrea Padova è balzato agli occhi della critica a seguito della sua vittoria allo ‘J.S.Bach Internationaler Klavierwettbewerb’, nel 1995. Da quel momento non ha più interrotto la sua attività concertistica, che ha svolto in teatri prestigiosi, quali il Teatro alla Scala di Milano, l’Accademia di S. Cecilia in Roma, Carnegie Hall di New York, Washington Performing Arts Society, Tokyo Opera City Concert Hall, Gasteig di Monaco di Baviera, Granada Festival. E’ stato definito ‘una delle figure più interessanti del panorama pianistico contemporaneo’ dalla rivista Insound, che lo ha premiato come miglior pianista italiano, nel 2008. E’ inoltre considerato uno dei più innovativi interpreti delle opere di J.S.Bach. Attualmente è impegnato nell’incisione su cd e dvd dell’integrale delle Sonate per Pianoforte di Mozart (Limen).

FILIPPO FAES: considerato come uno dei più profondi e innovativi interpreti della sua generazione, dopo aver vinto il Concorso Schubert di Dortmund nel 1989, Filippo Faes è stato invitato per sette anni consecutivi come solista con orchestra alla Philharmonie di Colonia e alla Musikhalle di Amburgo, registrando sempre tutto esaurito.
Oltre all’attività solista si dedica alla musica da camera e alla direzione. E’ costantemente impegnato in progetti innovativi con l’Ensemble Punto It di cui è direttore artistico, inoltre è autore di diversi programmi televisivi sulla musica (come le ‘Conversazioni al pianoforte’ realizzate per RAI SAT nel 1999). Con Angela Annese ha eseguito, nel 2005, per la prima volta ‘Di bravura’ di Azio Corghi per due pianoforti. Nell’estate 2008, in veste di pianista e direttore, ha eseguito la prima esecuzione di ‘Senza vincitori né vinti’ di Alessandro Grego, su testo di Mario Rigoni Stern e Francesco Niccolini (voce recitante Arnoldo Foà), evento che ha avuto un incredibile impatto sul pubblico.

Beatrice Elerdini

Beatrice Elerdini è stata una collaboratrice di Nanopress dal 2014 al 2019, occupandosi di cronaca e attualità. Degli stessi argomenti ha scritto su Pourfemme dal 2018 al 2019.

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