In diverse piazze d’Italia sono scesi i manifestanti del Fertility Fake per protestare contro la giornata del Fertility Day e chiedere le dimissioni del ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Molti gli slogan con l’hashtag #sonoinattesa, come ad esempio ”di un ambiente sano”, ”di asili nido nelle università”, ”di lavoro”, ”di un contratto vero”, ”di reddito”, ”di welfare”.
La protesta partita sul web ha visto l’adesione di alcune organizzazioni e associazioni, tra cui Cgil, Arci, Act, Artemisia, Rete della conoscenza, Anddos, Unite in rete, Libere tutte, Coordinamento contro la violenza di genere e il sessismo, A Sud e Udi, Unione donne in Italia, per quanto riguarda la città di Roma. Manifestazioni di protesta sono state organizzate anche in altre città italiane soprattutto dopo le polemiche relative all’opuscolo ‘razzista’ della campagna.
E mentre in tanti chiedono le sue dimissioni, la ministra replica che molti aspirano alla carica che lei ricopre. A margine dei lavori della tavola rotonda sul Fertility Day a Roma ha infatti sostenuto: “Nel Fertility Day parliamo di salute, poi c’è l’aspetto politico e nella politica ci sono le strumentalizzazioni, e mi sa che c’è un sacco di gente che aspira a fare il ministro della Salute: va benissimo, ma io intanto mi occupo di cose vere: parlo dei livelli essenziali di assistenza e del Fondo sanitario nazionale“. Dunque “che io – ha aggiunto il ministro – debba passare intere giornate a fare speculazioni su una foto della campagna non va bene, posso occuparmene un giorno, ma poi chi è responsabile dell’accaduto va a casa“.
Dopo aver spiegato l’episodio relativo alla foto della campagna sul Fertility la nostra ha però inanellato l’ennesima gaffe su Facebook, subito individuata dal popolo dei social e del web.
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