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Politica

Europa Verde ha preparato un dossier contro i Cinque stelle, considerati non veri ambientalisti

Un dossier lungo 16 pagine verrà presentato domani da Europa Verde di Angelo Bonelli ed Eleonora Evi contro il MoVimento 5 stelle di Giuseppe Conte. Per loro, infatti, le politiche attuate negli anni dai pentastellati non farebbero di loro dei veri ecologisti e quindi non dovrebbero entrare a far parte del gruppo europeo dei Greens, di cui fanno parte, invece, i verdi.

Angelo Bonelli, Giuseppe Conte e Nicola Fratoianni – Nanopress.it

Già esclusi dai Socialisti, i Cinque stelle devono trovare una nuova collocazione politica nel Parlamento europeo, e per questo non sono disposti a sottostare alle prese di posizione dei due co portavoce, che già in precedenza non si erano espressi a favore dell’approdo del movimento di Conte nel loro gruppo europeo. A pesare, però, ci sono anche i rapporti non troppo idilliaci tra i due leader, tanto che pure per le regionali nel Lazio, Bonelli e i suoi hanno preferito schierarsi con il centrosinistra (e con il terzo polo) piuttosto che seguire gli alleati a Palazzo Madama e Montecitorio di Sinistra Italiana e i pentastellati.

Europa Verde contro il MoVimento 5 stelle, il dossier per i Greens (in Europa) che afferma che non sono dei veri ambientalisti

Stando alla definizione del vocabolario Treccani, nella sua versione online, ambientalista è “Chi, o che, si occupa di problemi ambientali o afferma la necessità della difesa ecologica dell’ambiente soprattutto contro i fattori e i comportamenti che ne provocano l’inquinamento” che, per Europa Verde di Angelo Bonelli ed Eleonora Evi, non è il MoVimento 5 stelle.

Eleonora Evi e Angelo Bonelli, i due co portavoce di Europa Verde – Nanopress.it

Con un dossier lungo 16 pagine, non il primo per giunta, gli alleati di Nicola Fratoianni al Parlamento di Roma vogliono sbarrare la strada a Giuseppe Conte e ai cinque eurodeputati rimasti tra le fila dei pentastellati per l’entrata nel gruppo europeo dei Greens, di cui invece fanno parte i primi.

Qualche giorno fa, infatti, l’ex presidente del Consiglio aveva bussato le porte al partito formatosi a Bruxelles trovando il muro da parte dei verdi italiani che, ora, precisano ulteriormente nel documento, non sono sicuri che i Cinque stelle possano davvero essere considerati degli ambientalisti.

Lo fanno riprendendo in mano la storia del movimento nato su iniziativa di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio come tecnopopulista. Anche le politiche interne finiscono nel tritacarne: espulsioni facili, regole non chiare, democrazia interna a orologeria. Poi le decisioni prese durante i due governi presieduti dallo stesso Conte, e quindi l’alleanza con la Lega di Matteo Salvini, il tema dell’immigrazione, il condono di Ischia, tutti punti che dimostrerebbero, invece, che l’ambientalismo è più una facciata che una scelta convinta e che potrebbero far vacillare la fiducia nei loro confronti.

Uno dei fondatori del MoVimento 5 stelle, il comico genovese Beppe Grillo – Nanopress.it

A non piacere, per giunta, sono anche gli interventi sul blog del comico genovese, il penultimo post pubblicato, firmato da Torquato Cardilli, ha fatto storcere ulteriormente il naso a Europa Verde perché si consiglia a Volodymyr Zelensky di stare attento a non fare la stessa fine di Saddam Hussein o Mu’ammar Gheddafi.

Motivazioni che mandano in secondo piano il fatto che sull’invio di armi all’Ucraina e sulla pace in generale i due partiti la pensano allo stesso modo, ma in cui pesano anche i timori di Bonelli ed Evi (parlamentare per due legislature con il MoVimento 5 stelle) che si tolga spazio e peso politico a loro.

Motivazioni, quelle ufficiali, che hanno spinto i cinque eurodeputati a una risposta, polemica almeno quanto il dossier: “Chi ha a cuore la salvaguardia del pianeta, la protezione della biodiversità, una transizione autenticamente ecologica deve avere come obiettivo quello di allargare quanto più possibile il fronte politico e conquistare il più ampio consenso nell’opinione pubblica“, scrivono in una nota dalla delegazione. Per loro, le battaglie che si portano avanti “non possono essere appannaggio di un solo partito, come se esistesse il monopolio di uno spazio politico da sfruttare negli anni. Le rendite di posizione, in politica, non esistono a meno che non ci si accontenti di qualche zero virgola“.

A pesare, però, ci sono anche i rapporti non splendidi tra Conte e Bonelli

Non scritto, ma facilmente intuibile, poi, è il rapporto non idilliaco, per utilizzare un eufemismo, tra i due leader, tra Bonelli e Conte soprattutto. Anche alle regionali nel Lazio, infatti, Europa Verde ha preferito non seguire Sinistra Italiana nell’appoggiare la candidata del MoVimento 5 stelle, Donatella Bianchi, schierandosi, invece, sul fronte opposto, quello di Alessio D’Amato, ufficialmente l’uomo del Partito democratico, ma anche del terzo polo di Azione e Italia Viva, e quindi di Carlo Calenda e Matteo Renzi, acerrimi nemici (politicamente parlando) dell’ex Avvocato del popolo.

Il presidente del MoVimento 5 stelle, Giuseppe Conte, e la candidata del partito alle regionali nel Lazio, Donatella Bianchi – Nanopress.it

Da non sottovalutare, ancora, è anche il fronte progressista italiano. Quanto a numeri non c’è partita e, appunto, anche a livello nazionale i verdi non vogliono essere risucchiati dai pentastellati, ma neanche dai dem, piuttosto vogliono continuare a ritagliarsi uno spazio, e che posso andare anche oltre il 2-3%, le percentuali a cui ora si attestano, e assieme a Fratoianni.

Mariacristina Ponti

Nata nel lontano 1992, nel giorno più bello per nascere, a Cagliari. Dopo la maturità scientifica, volo a Padova e poi a Roma per studiare lettere. Nella Capitale poi rimango anche per il master in giornalismo. Tra stage a profusione, sempre nelle redazioni sportive, anche se il vero amore è sempre stato la politica, ho ancora da ritirare un tesserino da professionista.

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