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Europa League, Zenit San Pietroburgo vs Torino 2-0: che peccato per i granata

Che grande peccato per il Torino: contro lo Zenit San Pietroburgo in Europa League 2014/15 perde un’occasione da mangiarsi le mani dato che i russi erano decisamente alla portata dei granata di quest’anno. Tutto è stato complicato alla massima potenza da Benassi che si è fatto ammonire due volte nel giro di 15 minuti lasciando i compagni in dieci per oltre un’ora di gioco e compromettendo definitivamente ogni qualsiasi tattica offensiva. Ed è proprio per questo che arriva il primo e poi il secondo gol dei russi che hanno vita più facile. Ma questo Zenit era ampiamente alla portata dei granata. Per il ritorno serve un vero miracolo.

Ventura aveva preparato una gara di grande contenimento per poi colpire in contropiede, ma tutte le strategie vanno a farsi benedire dopo mezzora con Benassi che perde due volte il pallone malamente e due volte compie un’entrataccia beccandosi dunque due gialli che diventano un rosso pesantissimo perché rifilato dopo appena 27 minuti di gioco. Il mister si mette le mani sul viso, perché lo Zenit non era affatto in giornata con un solo tiro al quarto minuto e un gioco un po’ svogliato, mentre il Toro si sa quanto sia bravo a studiare l’avversario e a colpirlo con grinta e atleticità.

Ma dopo l’inferiorità numerica inizia un’altra partita e lo Zenit passa subito in vantaggio al primo tentativo, peraltro al 38esimo. Innesca l’azione un tiro rasoterra abbastanza innocuo di Smolnikov che però Padelli respinge troppo centrale e Darmian si fa sfuggire Witsel che lo aggira e insacca per il vantaggio russo. Vives si infortuna a inizio ripresa, un problema al muscolo forse a causa del grande freddo russo e viene sostituito da Farnerud, ma pochissimo dopo giunge il raddoppio dei padroni di casa e a firmarlo – crudele il destino – è l’italiano Criscito.

L’ex-Juventus imita il compagno belga andando a anticipare i difensori dopo un tiro, questa volta respinto dal palo e scoccato da Hulk. Ventura sostituisce un Quagliarella suo malgrado troppo isolato nel deserto della trequarti granata con Maxi Lopez, ma la rete che poteva dare una forte speranza non arriva. Se il Toro giocherà da Toro in casa e lo Zenit sarà lo stesso di stasera allora servirà certo un’impresa massima, ma non impossibile.

Diego Barbera

Diego Barbera è stato un redattore interno di Nanopress fino al 2018. Si è occupato di tecnologia, sport, cronaca.

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