Tra gli indagati nella maxi inchiesta della direzione distrettuale antimafia di Napoli c’è anche Bartolomeo Falco. Insieme a lui le forze dell’ordine hanno arrestato una settantina di persone. Nato nel 1965, Falco è un esponente della Lega. A giugno scorso era stato nominato come possibile referente del partito di Salvini per un comune del Napoletano. Secondo gli inquirenti che lo hanno arrestato, Falco sarebbe una figura ”ben inserita all’interno dell’organizzazione criminale”. Una banda dedita al traffico di stupefacenti nell’area a Nord di Napoli.
Il 15 ottobre la Dda di Napoli ha arrestato oltre 70 persone per traffico di cocaina. Tra queste c’è anche Bartolomeo Falco, esponente della Lega di Matteo Salvini, vicepremier e ministro dell’Interno del governo Conte.
Secondo gli inquirenti, Falco sarebbe ben inserito nell’organizzazione criminale. Motivo per il quale nei suoi confronti è scattata un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Gli indagati devono rispondere a vario titolo della accuse di associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti. Quindi di produzione, detenzione e spaccio di droga.
Dal partito fanno sapere che l’incarico di referente della Lega per il comune di Comiziano, di cui si parlava all’inizio dell’estate, non è mai stato ratificato.
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