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Esplosione a New York, 29 feriti: ‘Non ci sono prove che sia terrorismo’

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Una forte esplosione è avvenuta nella notte tra sabato e domenica nel cuore di New York. 29 i feriti. Un ordigno nascosto all’interno di un bidone della spazzatura nel quartiere di Chelsea, a Manhattan, è esploso alle 20.30 locali (le 2.30 in Italia) tra la 23esima strada e la Sesta Avenue. In seguito sono stati trovati altri pacchi sospetti in altre zone del centro. Il sindaco Bill De Blasio ha affermato che “al momento non c’è evidenza di una connessione col terrorismo“. Gli investigatori si stanno concentrando sulla pista criminale ma non è escluso il terrorismo islamico. Inoltre, la Farnesina ha pubblicato sul sito ‘Viaggiare sicuri’ un messaggio in cui invita gli italiani a tenersi lontani dall’area dell’esplosione e chiede loro di osservare le indicazioni delle autorità locali.

Il fatto è avvenuto alla vigilia dell’apertura della assemblea generale dell’Onu, che coinvolgerà 150 capi di Stato, ma soprattutto a poche ore da altri due attacchi sempre negli Stati Uniti: un’esplosione in New Jersey prima della maratona dei marines (nessun ferito) e l’attacco in Minnesota, dove un uomo invocando Allah ha ferito otto persone in un centro commerciale, prima di essere ucciso.

Sindaco De Blasio: “Atto intenzionale, no prove terrorismo” 

“Nessuno dei feriti è in pericolo di vita”, ha rassicurato il sindaco di New York De Blasio, in un punto stampa davanti alle telecamere trasmesso dalla Cnn. Il primo cittadino ha confermato che si tratta di un atto intenzionale (la polizia sta esaminando i video delle telecamere della zona e in alcuni si vede qualcuno abbandonare qualcosa) ma che non ci sono prove del coinvolgimento dei terroristi islamici: “Non ci sono indicazioni di un legame col terrorismo e non ci sono al momento neanche indicazioni di una relazione con l’incidente avvenuto in New Jersey”. “Non ci sono minacce credibili al momento alla città di New York da parte di alcuna organizzazione terroristica – ha aggiunto –. Tuttavia le prime indicazioni ci fanno capire che questo è stato un atto intenzionale. La città di New York non si lascerà intimidire non permetteremo a nessuno di cambiare il modo in cui viviamo la nostra vita”.

Altri pacchi sospetti 

Un paio d’ore dopo l’esplosione sono stati trovati altri pacchi sospetti. Un ordigno simile a una pentola a pressione (come quella utilizzata nell’attentato alla maratona di Boston), dalla quale uscivano dei cavi collegati a un dispositivo esterno, è stato trovato in un Dodge Caravan parcheggiato tra la Sesta e la Settima Avenue, a quattro isolati più a nord di Chelsea. La zona è stata evacuata. Accanto alla pentola a pressione la polizia ha trovato un pezzo di carta con delle scritte. Il terzo pacco si trovava invece sulla Quinta Avenue.

Le reazioni di Clinton e Trump 

Immediate le reazioni dei due candidati alla Casa Bianca. “Preghiamo per le vittime e attendiamo che le indagini si dispieghino”, le prime parole della democratica Hillary Clinton. “Prima di giudicare dovremo capire meglio cosa è successo, avere informazioni precise, capire i moventi di questi persone, capire chi si cela dietro questi incidenti – ha aggiunto – Dobbiamo essere vicini alle vittime. C’è una indagine in corso, siamo in contatto con diversi funzionari della polizia di New York e vedremo cosa ci diranno. Potremo dire di più quando conosceremo i fatti. Credo sia importante conoscere i fatti prima di tutto, soprattutto quando ci sono incidenti come questo”. Più duro e diretto il rivale repubblicano Donald Trump: “È una cosa terribile quella che sta succedendo nel nostro mondo, quello che sta avvenendo nel nostro Paese, dobbiamo essere tenaci e intelligenti e vigili e metteremo fine a tutto questo”.

Fermati 5 sospetti

Le autorità hanno fermato un “veicolo di interesse” nella serata di ieri, vicino al Ponte di Verrazano della Grande Mela, ha riferito l’Fbi. Cinque persone sarebbero state arrestate nel corso delle indagini sull’esplosione avvenuta a New York. I fermi sono stati effettuati dall’Fbi ad un posto di blocco nei pressi del ponte di Verrazano che unisce Brooklyn a Staten Island. I cinque, che stavano facendo rientro dal New Jersey verso l’aeroporto Jfk di New York, avevano armi in auto.
Il capo della polizia di New York, James O’Neil ha spiegato che, “non c’è stata alcuna rivendicazione sull’esplosione di Chelsea” ma ha anche chiarito che le autorità non stanno scartando nessuna ipotesi.

Francesco Minardi

Francesco Minardi è stata collaboratore di Nanopress dal 2016 al 2018, occupandosi principalmente di cronaca e politica interna ed estera,

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