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Ernia iatale: sintomi e dieta

Ernia iatale: quali sono i sintomi e la dieta? Esistono tre tipi di problema di questo genere: l’ernia da scivolamento, quella fissa e quella mista. Il primo tipo è il più comune e si verifica quando l’ernia entra e fuoriesce dalla cavità toracica. In quella fissa la parte superiore dello stomaco rimane intrappolata nella cassa toracica. Quella mista, più rara, è più complicata, perché l’ernia può assumere forme diverse. Di solito il disturbo causa bruciore di stomaco e rigurgito, con altre complicazioni che possono arrivare anche alle ulcere e all’asma. E’ necessario seguire una dieta opportuna, a base di pasti leggeri e cercando di evitare alcuni cibi in particolare.

I sintomi

I sintomi dell’ernia iatale non sono sempre evidenti. Quando essi si manifestano, si tratta solitamente di bruciore di stomaco e rigurgito, perché gli acidi prodotti dallo stomaco rifluiscono verso l’esofago. Alcuni pazienti possono soffrire di reflusso gastroesofageo cronico, il quale può portare a delle complicazioni, come l’ulcera gastrica e l’asma. L’infiammazione cronica del tratto inferiore dell’esofago può rendere difficile la deglutizione e determinare il problema degli alimenti che non passano facilmente nello stomaco.

La dieta

La dieta per chi soffre di ernia iatale è basata sul consumo di pasti leggeri. Sono da evitare le grosse abbuffate: meglio piccoli pasti più frequenti nel corso della giornata. Risultano controindicati alcuni cibi in particolare, come l’alcool, il caffè, il cioccolato, le cipolle, gli agrumi, gli alimenti piccanti o quelli troppo ricchi di spezie, i fritti, i cibi molto conditi e le salse. Sono da evitare anche i formaggi molto grassi, bisogna limitare i dolci e rispetto alle carni rosse e agli insaccati sono più indicati il pesce e le carni bianche. Da evitare anche tutte le bevande gassate.

Ci sono alcuni rimedi importanti da adottare, per evitare che si manifestino i sintomi dell’ernia iatale. Per esempio è preferibile non coricarsi nelle prime ore successive al pasto, perché la posizione orizzontale tende a rendere più facile la risalita dei succhi gastrici. Alcuni farmaci possono essere utili, come per esempio gli antispastici per l’intestino.

E’ importante evitare di chinarsi, di fare esercizi per gli addominali, di indossare cinture strette, per non aumentare la pressione sull’addome. Il fumo e il sovrappeso possono essere anche dei fattori di rischio, che possono peggiorare la situazione. In certi casi si deve seguire un intervento chirurgico, ma quest’ultimo è indicato soltanto per quei pazienti che presentano complicazioni che non possono essere trattate con i farmaci.

Gianluca Rini

Gianluca Rini è stato collaboratore di Nanopress, Tanta Salute e Pourfemme dal 2014 al 2017, occupandosi principalmente di tematiche relative alla salute, l'ambiente, il benessere.

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