L’Agenzia delle Entrate ha inviato una richiesta di pagamento di una multa a un uomo in coma da dieci anni. Il signore in questione non ha comunicato la chiusura della sua Partita Iva, e di conseguenza il Fisco, attraverso Equitalia, ha richiesto la somma di 172 euro da pagare entro 30 giorni. A raccontare la storia è stato l’amministratore che cura gli interessi dell’uomo, che si è giustificato della mancata comunicazione all’Agenzia delle Entrate raccontando di non essere stato avvisato dell’attività svolta dall’uomo prima che il coma irreversibile lo imprigionasse in un letto d’ospedale.
La vicenda che ha coinvolto M.A. è spiegata sulle pagine de Il Giornale di Vicenza, dal tutore legale dell’uomo in coma, Sergio Tassini, che lo segue dal 2008, ma che in coma c’è finito nel maggio dell’anno precedente: ”Dal 2008 sono amministratore di sostegno di M.A. che, da prima della mia nomina risulta essere ospite dell’istituto Salvi dal maggio dell’anno precedente. Cosa facesse prima non mi è stato riferito, essendo questo ininfluente sul mio operato successivo”. Qualche giorno fa gli è arrivato l’avviso di giacenza di una raccomandata dell’agenzia delle entrate alle poste centrali. ”Quando mi sono recato a ritirarla, ho scoperto che gli veniva intimato di pagare entro 30 giorni 172 euro per non aver mai dichiarato la cessazione della sua attività, ovvero la chiusura della partita Iva”. Dopo i 30 giorni, la multa diventa di 516 euro.
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