In Lombardia, si sono registrati nove casi di una forma di epatite, la cui origine – al momento – risulta sconosciuta. I pazienti colpiti sono bambini dai 4 agli oltre 10 anni.
Nelle ultime ore si sta parlando di una forma di epatite sconosciuta che ha colpito almeno nove bambini in Lombardia. Le segnalazioni dei casi sono state effettuate all’ATS Milano, all’ATS Insubria, due all’ATS Brescia e tre all’ATS Bergamo. Coinvolti bambini dai 4 ai 10 anni: uno dei pazienti è stato sottoposto a un trapianto, gli altri, invece, non hanno avuto un decorso grave, seppur restano sotto osservazione. Altri ancora sono stati dimessi.
Sono almeno nove i casi di epatite sconosciuta segnalati in Lombardia negli ultimi giorni. Dopo l’emergenza legata alla diffusione del Coronavirus, la sanità trema nuovamente a causa di questa forma di epatite, non ancora identificata, che è stata segnalata nella regione.
Un bambino è stato sottoposto a trapianto, altri meno gravi sono stati dimessi, altri ancora in via di guarigione, ma tutti restano sotto osservazione. I medici, dunque, dovranno comprendere l’origine di questa variante della malattia che ha colpito, principalmente, bambini dai 4 ai 10 anni.
Letizia Moratti, vice presidente regionale, ha fornito i dati in merito a questa forma non identificata di epatite verso la quale sarà effettuata “un’attenta sorveglianza epidemiologica volta a ottimizzare l’osservazione di eventuali nuovi casi di epatite acuta nella popolazione pediatrica“.
I laboratori, inoltre, dovranno seguire un protocollo preciso al fine di attuare gli accertamenti seguendo delle regole precise e standard.
Gli ospedali lombardi possono effettuare esami di primo livello, al fine di identificare e – di conseguenza – escludere le cause più comuni legate all’infezione che colpisce il fegato, ossia A, B, C, E.
Per analisi più approfondite, si fa sapere nella nota, che “i laboratori stanno lavorando in rete per rispondere in maniera efficace alla richiesta di sorveglianza del ministero della Salute“.
Non solo in Italia si sono registrati casi di questa forma di epatite sconosciuta che subito ha messo in allerta la sanità italiana. Anche in Europa, infatti, si sono verificati casi simili anche nel Regno Unito, in cui i pazienti ricoverati sono 108, otto dei quali sono stati sottoposti a trapianto di fegato.
Altri casi sono stati rilevati in Scozia, Galles e Irlanda del Nord. Gli esperti inglesi stanno cercando di capire se questa forma di epatite sia stata provocata dall’adenovirus e, pertanto, stanno analizzando se si è verificato un cambiamento dello genoma di quest’ultimo.
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