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Bonaccini: “Siamo all’inizio della terza ondata “

Da sabato 27 febbraio, si estende a tutta la Città Metropolitana di Bologna, e quindi ai comuni che ne fanno parte, la zona arancione scuro in vigore già in alcuni comuni dell’Imolese. Attesa per oggi la nuova ordinanza valida fino al 14 marzo, a firma del presidente della Regione, Stefano Bonaccini. L’obiettivo dell’ordinanza è arginare la diffusione del virus, a tutela della salute dei cittadini, in un’area molto vasta e densamente abitata, a fronte di un repentino aumento dei contagi.

Bonaccini: “Inizia la terza ondata”

Stiamo affrontando l’inizio della terza ondata: non possiamo mollare ora, nel momento in cui stiamo mettendo tutto il nostro impegno per accelerare la campagna vaccinale, indispensabile per battere questo virus“. Così Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia Romagna e della Conferenza delle Regioni, annuncia la firma della nuova ordinanza con misure ulteriormente restrittive per i comuni del Bolognese.

Bologna, tasso superiore alla media

Le restrizioni sono già in vigore nei 10 comuni della provincia di Imola e nei 4 confinanti del ravennate. “Nell’area bolognese nelle ultime settimane i casi positivi stanno crescendo a un tasso quasi tre volte superiore alla media nazionale“, scrive Bonaccini su Facebook.

Il virus viaggia soprattutto tra giovani e giovanissimi. Anche i ricoveri in ospedale e in terapia intensiva crescono“, continua il presidente della Regione, che definisce le misure indispensabili, “soprattutto di fronte a varianti del virus che comportano una diffusione più estesa e più veloce“.

Il nodo dei congedi parentali

Ieri, a Roma, Bonaccini si è confrontato con il nuovo esecutivo sulle nuove misure che saranno adottate. Tra i temi portati sul tavolo di Governo, il presidente della Regione Emilia Romagna chiede che vengano riconosciuti con urgenza i congedi parentali, perché “non si possono lasciare le famiglie con figli piccoli senza risposte“. Il Governo risponde positivamente con la prefigurazione di misure di indennità in vigore già con il prossimo decreto ristori.

Linda Pedraglio

Mi chiamo Linda Pedraglio. Sono nata e cresciuta in un piccolo paese vicino al lago di Como, ma, fra studio e lavoro, ho avuto modo di vivere città diverse: l’Erasmus a Helsinki, gli anni dell’università a Milano, il corso di giornalismo a Firenze. Sogno una piccola casa sul lago, piena di libri, che sono il mio affaccio sul mondo, e un orto di pomodori e peperoncini. Attualmente, collaboro con Alanews nella produzione di contenuti per il network Deva Connection, dove mi occupo di donne, salute e benessere, con qualche incursione nel percorso di emancipazione femminile.

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