Il Vescovo Zenti invita i fedeli che si apprestano ad esprimere il loro voto alle elezioni comunali di Verona, a sostenere chi ha a cuore le vera idea di famiglia e non le ideologie gender.
Con una lunga lettera, si esprime anche sul tema dell’aborto e dell’eutanasia.
Riferendosi ai confratelli della diocesi di San Zeno, monsignor Giuseppe Zenti ha scritto una lettera in cui esprime il suo parere a proposito delle prossime elezioni comunali, correlando la scelta del candidato alle idee che quest’ultimo porta avanti per quanto riguarda i valori civili cristiani.
In particolar modo, il vescovo si è detto contro le ideologie portate avanti dai gender sostenendo che la vera famiglia cristiana è composta da un uomo e una donna, nessun’altra possibilità è valida e coloro che si uniscono in modi inusuali non possono essere considerati come una famiglia.
In vista delle elezioni, ma anche più in generale per quanto riguarda le varie tornate elettorali, il vescovo ribadisce il compito dei sacerdoti di indirizzare i fedeli nel modo giusto, per individuare quali sensibilità e attenzioni siano riservate alla vera famiglia, quella voluta da Dio e non quella modificata dai gender, dall’aborto e dall’eutanasia.
Parole molto forti e decise quelle del vescovo di Verona Giuseppe Zenti, che hanno avuto una forte risonanza e, ovviamente, pareri favorevoli ma anche contrastanti.
Ancora, nella sua lettera ci sono diverse spiegazioni per quanto riguarda la correlazione fra il tema della famiglia con quello delle elezioni, in particolare Zenti sottolinea che non è importante scegliere un partito piuttosto che un altro, invece lo è individuare presenze o carenze dei valori cristiani, uno di questi appunto è la famiglia, di cui in questi tempi l’importanza si sta perdendo a causa della nascita di ideologie sbagliate.
I fedeli che si apprestano ad andare al voto dovrebbero valutare attentamente a chi dare la propria preferenza per il sindaco di Verona, non solo in base a questo argomento ma anche facendo attenzione ai programmi proposti dai candidati al ballottaggio, ossia Damiano Tommasi e Federico Sboarina.
Tali temi sono: l’attenzione alla povertà, l’accoglienza degli stranieri, la scuola, i giovani, la disoccupazione.
“Queste frontiere sono prioritarie e devono costituire un filtro per scegliere bene in ambito politico e amministrativo”.
Così conclude la sua lettera rivolta ai presbiteri e diaconi della diocesi.
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