Elezioni 2022: secondo le rilevazioni elaborate da Tecné, il centrodestra sarebbe in testa a tutti gli altri partiti che concorrono alla chiamata elettorale.
Secondo le recenti rilevazioni di Tecné, il centrodestra sarebbe in testa a tutti gli altri partiti che parteciperanno al prossimo appuntamento elettorale per la formazione del nuovo governo dopo quello di Mario Draghi. Negli scorsi giorni, abbiamo visto che Fratelli d’Italia è quello maggiormente quotato e che, secondo i sondaggi, potrebbe essere quello più votato dagli italiani. Ecco lo scenario per le elezioni 2022, che si terranno il 25 settembre.
Si sta avvicinando la data delle elezioni 2022. Il 25 settembre, infatti, gli elettori saranno chiamati a votare la coalizione di propria preferenza, al fine di procedere, poi, alla formazione del nuovo esecutivo.
Negli scorsi giorni, abbiamo visto che, in testa, c’è il partito di Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Dato che si riflette, oltretutto, anche nella nuova rilevazione Tecnè, che ci mostra un’avanzata strutturale del centrodestra, che – seppur in cima alla lista – ha mostrato un leggero calo nella prima settimana di settembre. Mantiene, ad ogni modo, il 48,7% delle preferenze nell’uninominale alla Camera.
Il centrosinistra, invece, ha registrato un calo dei consensi, passando al 27,9%. Si abbassa anche la quota di indecisi: intanto, c’è una crescita, seppur minimale, del Terzo Polo e del Movimento 5 Stelle.
Se i sondaggi riportano la reale situazione attuale, vuol dire il centrodestra ha un vantaggio notevole, rispetto al centrosinistra e a tutti gli altri partiti presenti. Il vantaggio, in termini tecnici, dunque, è attestato a 20 punti. E, a pochi giorni dalle elezioni, il dato viene confermato a ogni rilevazione che viene effettuata.
Le nuove elezioni, come molti di voi sapranno, saranno gestite seguendo le regole del Rosatellum, un sistema che assegna seggi mischiando alcuni punti del maggioritario con il proporzionale.
Pertanto, attraverso il sistema proporzionale – che fa leva sul meccanismo di listini bloccati – vengono assegnati due terzi di Camera e Senato. La parte più importante è sul restante terzo: infatti, per quel che concerne i seggi uninominali, vince il candidato che raccoglie più voti.
Dando uno sguardo alla situazione che si sta svolgendo, specificamente, in Sicilia, vediamo che Renato Schifani è in testa nei sondaggi, con una percentuale che oscilla tra il 37% e il 41%: la candidata di centrosinistra, Caterina Chinnici, invece, fa leva su una percentuale tra il 25% e il 29%. Cateno De Luca, invece, viaggia sul 13-17%.
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