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Educazione sessuale a scuola: un argomento importante ma poco affrontato

L’educazione sessuale è un argomento molto importante da trattare a scuola: gli studenti si aspettano molto di più dal luogo di formazione. Ecco l’indagine Fiss. 

Banchi di scuola – Nanopress.it

Uno degli argomenti importanti da trattare tra i banchi di scuola è l’educazione sessuale, anche se, attualmente, è poco affrontato. Un tema che dovrebbe essere visto come una vera e propria materia, in grado di accrescere la consapevolezza dei più giovani sulla propria sessualità e sulle relazioni che avranno nel corso della loro vita. Ecco cosa hanno risposto, in merito, i 35 mila studenti che hanno preso parte all’indagine condotta dalla Fiss (Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica).

Educazione sessuale, la scuola può fare di più

L’educazione sessuale è un tema ancora poco affrontato tra i banchi scolastici, anche se di grande importanza per le generazioni che verranno e che dovrebbero essere a conoscenza di tutte le tematiche che ruotano intorno a questo importante aspetto della vita.

Gli studenti vorrebbero maggiore impegno, in merito, da parte della scuola, in quanto, secondo la ricerca curata dall’Osservatorio Nazionale Infanzia e Adolescenza della Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica, conosciuta come Fiss, i 35 mila ragazzi – che hanno preso parte alla stessa – sono molto interessati ai corsi di educazione sessuale che vengono organizzati a scuola, anche se “quasi la metà non ha mai affrontato il tema”: 9 su 10 credono che tale materia sia di elevata importanza.

Studenti che passeggiano indossando le mascherine – Nanopress.it

Quando affrontare questo argomento

Nella maggior parte dei casi l’educazione sessuale è stata propinata ai ragazzi attraverso figure esterne all’ambiente scolastico, come psicologi, ginecologi o altre figure professionali come i professori. C’è mancanza di informazione in famiglia, come sottolinea la Fiss.

Per i ragazzi che hanno partecipato al questionario, l’educazione sessuale dovrebbe partire dalla scuola secondaria di primo grado, nella gran parte dei casi, mentre altri pensano che si possa già iniziare a partire dalla scuola dell’infanzia.

Come sottolinea Roberta Giommi, psicoterapeuta, sessuologa clinica, direttrice dell’Istituto internazionale di sessuologia di Firenze, componente del direttivo Fiss, ciò “rinforza l’idea dei rischi che possiamo correre come adulti autorevoli, esperti in educazione sessuale, insegnanti, genitori, così come l’idea che le esperienze sessuali e affettive non ricevano nessuna attenzione, creando così difficoltà a volte gravi“.

Daniela Caruso

Laureata in Culture Digitali e della Comunicazione e in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica, da diversi anni lavoro nel mondo digitale. Appassionata di disegno, canto, viaggi e di prodotti di bellezza.

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