Droga dello stupro: una maxi operazione della polizia, coordinata dalla Procura di Roma, avrebbe portato ad arresti e perquisizioni in tutta Italia, coinvolte 45 province.
Il bilancio della maxi operazione di polizia su mandato della Procura della Capitale, nell’ambito di un’inchiesta sul traffico di sostanze stupefacenti nel Paese, conterebbe almeno 7 arresti e decine di perquisizioni.
Sarebbero 7 le persone arrestate nell’ambito di una maxi operazione, condotta dalla polizia in 45 province italiane, volta a intercettare il traffico di sostanze stupefacenti nel Paese.
Stando a quanto riportato dall’Ansa, in tutta Italia sarebbero state eseguite 60 perquisizioni su disposizione della Procura di Roma.
L’attività investigativa punta allo smantellamento di una fitta rete dedita al traffico di sostanze stupefacenti quali gbl (gamma butirrolattone, la cosiddetta “droga dello stupro”), cocaina e mefedrone.
Sarebbero almeno 200 i soggetti attualmente indagati nell’ambito della maxi indagine coordinata dalla Procura della Capitale e articolata su un tessuto di 45 province in tutta Italia.
L’operazione sarebbe stata eseguita dagli uomini della Sezione Polizia Giudiziaria della Polizia di Frontiera Aerea di Fiumicino, coordinati dal Servizio Centrale Operativo e dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga.
Secondo una nota della Procura riportata da RaiNews, le indagini sul traffico di stupefacenti avrebbero portato in precedenza all’arresto di 87 persone al sequestro di 200 kg di gbl, pari a circa 380mila dosi di droga dello stupro.
Il mercato della droga, in particolare di quella detta “dello stupro” avrebbe registrato un sensibile incremento attraverso il web.
Online aumenta la vendita di sostanze stupefacenti tra cui la cocaina, come rilevato dal rapporto annuale della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga che registra anche un record di sequestri condotti dalle forze di polizia nel periodo immediatamente successivo all’emergenza Covid.
I canali del traffico si spostano in Rete e aprono a nuove necessità di intervento da parte delle autorità. Internet è ora la principale via di acquisto per la “droga dello stupro“, che segna un boom proprio grazie al mercato occulto nel web.
Nei primi sei mesi dell’anno in corso, riporta Ansa, sarebbero stati sequestrati ingenti quantitativi di cocaina (si parla di oltre 21mila tonnellate) e nel 2021, rispetto al 2020, sarebbe triplicato il numero di sequestri di gbl e di ghb (altra sostanza nota come droga dello stupro).
Su scala generale, aumentano i sequestri di stupefacenti tra cocaina, hashish e marijuana: dalle 59 tonnellate del 2020 alle 91 del 2021, con un incremento pari al 54,04%.
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