Il braccio di ferro per l’acquisizione del successore di Alitalia, Ita Airways, finirà presto, perché il presidente del Consiglio Mario Draghi non vuole lasciare la questione ai suoi successori.
Lo Stato italiano vuole decidere entro i prossimi dieci giorni se Lufthansa, insieme al partner Msc, potrà rilevare la compagnia aerea Ita. Lo ha annunciato giovedì sera a Roma il presidente del Consiglio Mario Draghi. Ciò aumenta le possibilità che Lufthansa abbia successo nel lungo gioco di acquisizione.
Il gruppo tedesco e la compagnia di navigazione Msc vogliono rilevare l’80 per cento delle azioni di Ita Airways, la compagnia aerea successore di Alitalia. Lo Stato italiano è attualmente l’unico proprietario. Oltre a Lufthansa/MSC, è interessato anche il fondo statunitense Certares, insieme alle compagnie aeree Air France-KLM e Delta Air Lines.
Draghi ha dissipato le preoccupazioni che un altro ritardo potrebbe mettere a repentaglio l’intero accordo, dato il futuro incerto a seguito delle elezioni anticipate in Italia il 25 settembre.
“Non è mia intenzione lasciare questo al prossimo governo”, ha detto a proposito della privatizzazione. “Dobbiamo fare il nostro dovere fino alla fine”.Spohr non vuole “aspettare per sempre” Roma aveva infatti puntato a una decisione definitiva sulla vendita settimane fa. Il ministro delle Finanze Daniele Franco ha spiegato i ritardi che di recente entrambi i potenziali acquirenti hanno dovuto adeguare le loro offerte su istruzioni del suo ministero.
I sindacati italiani si sono espressi a favore di un premio alla Lufthansa. “Ita non ce la fa da solo, la soluzione con Msc e Lufthansa è buona dal punto di vista economico”, ha detto al “Corriere della Sera” Fabrizio Cuscito del sindacato Cgil. Il motivo della sollecitazione è Giorgia Meloni del partito postfascista Fratelli d’Italia.
Secondo recenti sondaggi, ha le migliori possibilità di diventare Primo Ministro. Ha avvertito di non precipitarsi in nulla quando si vende Ita. L’autoproclamato patriota potrebbe anche voler fermare del tutto l’accordo.“La situazione è complicata, siamo molto preoccupati”, ha detto il sindacalista Cuscito. Il suo collega Ivan Viglietti del sindacato Uiltrasporti ha chiesto che Ita non sia un problema in campagna elettorale.
Riguardo all’accusa che la compagnia non sarebbe più abbastanza italiana dopo una vendita, ha detto: “Il possibile azionista di maggioranza sarebbe l’italianissima MSC.” La compagnia di navigazione svizzera appartiene alla famiglia italiana Aponte. Il capo della Lufthansa, Carsten Spohr, ha dichiarato giovedì che non si può aspettare per sempre una decisione da Roma. Non ha nominato un punto. Insieme al proprietario di MSC Gianluigi Aponte, ha scritto una lettera al presidente del Consiglio Draghi a giugno.
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