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Dove vedere in tv e streaming le partite di Europa e Conference League di stasera

L’Europa non si ferma a quello che è successo in Champions League con Inter e Milan qualificate per le semifinali, perché stasera, dal pomeriggio in poi, è volta di Europa e Conference League con Juventus, Roma e Fiorentina impegnate per staccare il pass per entrare tra le prime quattro. A iniziare, almeno in ordine temporale, sarà la Viola che dovrà vedersela con il Lech, nonostante il grosso sia già stato fatto per superare il turno. Alle ore 21.00, invece, toccherà alla Vecchia Signora e ai giallorossi sfidare Sporting e Feyenoord per tentare di superare il turno. Ecco dove vedere le partite di questa sera. 

Dusan Vlahovic, attaccante centrale impegnato con la maglia della Juventus – Nanopress.it

Il calcio è fatto di momenti irrepetibili, di occasioni che non possono essere fallite e che scandiscono i binari della storia, senza che ci sia tanto per cui recriminare. Gli appuntamenti di questa parte dell’anno rientrano sicuramente tra questi, nel novero di partite che proprio non possono essere fallite se si ambisce a vincere un trofeo, soprattutto se europeo e se si tratta di competizioni a eliminazione diretta. L’impresa più difficile spetta sicuramente alla Roma che dovrà cercare di ribaltare il risultato contro un Feyenoord con il vento in poppa e che sta andando molto bene quest’anno, anche in Eredivisie. La Juventus ha la strada un po’ più in discesa, dato che all’andata, pur soffrendo non poco, è riuscita a battere lo Sporting. In casa dei portoghesi, però, la musica potrebbe essere ben diversa e costringere la Vecchia Signora a una difesa serrata per superare il turno. Chi è più tranquilla è la Fiorentina, abile a segnare già diverse reti all’andata per arrivare alla semifinale, ora a pochissimi passi.

Chi saranno le quattro migliori di Europa League? Roma e Juventus spingono per la semifinale

La Champions League ci ha lasciato negli occhi i bagliori, le coreografi, le melodie e i colori di due italiane, Inter e Milan, che sono riuscite a qualificarsi e si sfideranno per centrare una finale che per entrambe manca da più di dieci anni in un San Siro che già vibra per un derby che vale un po’ più degli altri. Quelle sensazioni uniche, anche se in noto minore, potrebbero regalarle stasera anche le partite di Europa e Conference League che potrebbero dire tanto sull’attuale livello del calcio italiano, costantemente bistrattato e forse un po’ sottovalutato, ma di nuovo lì a combattere per i trofei che contano di più.

José Mourinho in campo per seguire la sua Roma – Nanopress.it

Questa sera tutti club ancora impegnati in Europa League giocheranno in contemporanea e precisamente a partire dalle ore 21.00. Iniziamo dalla Roma che ospiterà allo stadio Olimpico il Feyenoord per una partita che vale tanto, tantissimo, ma in cui c’è tutto da guadagnare visto quanto successo una settimana fa. Gli olandesi sono riusciti, infatti, a superare i diretti avversari con il risultato di 1-0, vendicando in parte – e soprattutto se è possibile – la finale di Conference persa un anno fa. È stata una partita muscolare, aggressiva, in cui i ragazzi di Arne Slot hanno fatto di tutto per superare le linee difensive della Roma e alla fine ce l’hanno fatta.

La partita è stata impostata con l’anima, il cuore e la tattica che José Mourinho ha trasferito in toto ai suoi ragazzi: correre molto senza palla, chiudere ogni spazio e cercare di recuperare il prima possibile il pallone per poi ripartire in contropiede. Nella gara di andata, però, si è messa di mezzo pure la sfortuna e la stanchezza, incidendo inevitabilmente sul risultato finale. Paulo Dybala ha dovuto lasciare il campo già nel primo tempo a causa di un problema muscolare e subito dopo è toccato anche a Tammy Abraham lasciare il terreno di gioco. Entrambi gli infortuni sembravano molto più gravi di quanto poi realmente non fosse: non c’è lesione per la Joya, mentre l’inglese è tornato in campo già contro l’Udinese e andando anche in gol.

Paulo Dybala in azione con la maglia della Roma, oggi impegnata per conquistare la semifinale di Europa League – Nanopress.it

Per l’ex Juventus il discorso è un po’ più particolare, visto che l’attaccante di fatto non è infortunato, ma proprio stamattina ha dovuto sostenere un provino per verificare le sue condizioni, che ha anche superato positivamente. Difficile, in ogni caso, che abbia i novanta minuti nelle gambe e che Mourinho decida di rischiarlo dal primo minuto, per quanto si tratti comunque di un match molto importante per la stagione della Roma. Nonostante i problemi fisici patiti da alcuni calciatori fondamentali, i giallorossi sembrano finalmente aver raggiunto un ottimo livello di forma globale e degli equilibri prima sconosciuti in campo e fuori. Il tutto si traduce in un’affidabilità e in una continuità nei risultati che, a questo punto della stagione e con un calendario così congestionato, sono merce rara per chiunque. Una grossa spinta in avanti, ma anche per migliorare ulteriormente la fase difensiva, è stata data sicuramente da un Georginio Wijnaldum tornato dall’infortunio e subito sul pezzo nel trascinare i suoi e nel dare un’alternativa in più al tiro o con inserimenti da dietro spesso incontenibile. Anche se non può essere al top, resta un fattore importantissimo per una squadra che ha bisogno di muscoli, e ne fa la sua prima caratteristica, ma anche di strappi decisivi.

Tornando al match, la partita contro il Feyenoord non è come tutte le altre, ma regala un mix di emozioni intenso e talvolta anche eccessive, nel senso di poco ortodosse. Gli olandesi sono quelli della Barcaccia a Roma, degli scontri e che nelle ultime ore hanno fatto comunque sentire la loro ingombrante presenza nella Capitale, nonostante tutto. La risposta è stata il dispiegamento di un gran numero di agenti delle forze dell’ordine, pari a 1500, su tutto il territorio e sperando che basti. La seconda, invece, è stata chiedere ai tifosi giallorossi di portare bandiere allo stadio, di farsi sentire, di mostrare il tifo quello giusto e inebriarsi di esso. Vedremo come andranno le cose, ma accedere alla semifinale sarebbe anche questo, la dimostrazione di poter superare anche questo tipo di ostacoli e uscirne più forti, anche a lungo termine.

Per farlo Mourinho si affiderà certamente alla formazione migliore, quella con Rui Patricio tra i pali e davanti il trio rodato e che sta garantendo un ottimo livello di prestazioni da mesi ormai: Gianluca Mancini sul centro-destra, Chris Smalling nel mezzo e Roger Ibanez a sinistra. Da loro Mourinho si aspetta la solidità che per lui è fondamentale, ma anche tanto coraggio nell’impostare l’azione e nell’accorciare la squadra quando serve e cioè quando si vogliono serrare i ranghi per arrivare al gol. Un compito, quindi, ancora più difficile del solito, dato che la squadra della Capitale è molto più abituata a restare bassa e a non concedere la profondità. E non è detto che non lo faccia anche stasera.

Anche a centrocampo, in realtà, non si aspettano tante sorprese. Rispetto a un anno fa, Nicola Zalewski è diventato il padrone assoluto della fascia di destra dove, con corsa e inserimenti puntuali, è bravo sia a difendere sia a rilanciare l’azione offensiva e mettere al centro cross interessanti. Lo stesso si può dire di Leonardo Spinazzola, ma l’ex Atalanta è molto più votato alla giocata personale, al dribbling che fa scaldare il pubblico e permette di creare la superiorità numerica, poi di innescare le punte. Proprio per questo, il terzino potrebbe essere un’arma fondamentale per vincere la partita e superare quelle linee aggressive e serrate del Feyenoord che nel match di ritorno avevano messo tanto in difficoltà anche la Lazio, poi esclusa dal torneo.

Importante sarà, quindi, anche il lavoro della cerniera centrale del centrocampo con Bryan Cristante e Nemanja Matic abili a lavorare di fisico per blindare la difesa e vincere tanti contrasti per poi lanciare i contropiede. Stasera toccherà anche a loro inserirsi in area per sorprendere gli avversari, anche se non sarà così semplice dividersi tra questi due aspetti per non scoprirsi. Infine, in attacco, bisognerà sciogliere il dubbio legato a Dybala, praticamente fino alla fine, altrimenti dovrebbe toccare a Stephan El Shaarawy. Anche se con tecnica e qualità diverse, loro dovranno essere bravi a farsi vedere tra le linee con continuità per poi tentare di far male con quelle mezze posizioni che nel calcio moderno sono sempre più decisive. Vale lo stesso per un Lorenzo Pellegrini che ora sembra rigenerato rispetto al talento bloccato, quasi spaventato, di qualche settimana fa. Il gol realizzato contro l’Udinese gli ha permesso di tornare al suo abituale livello che dovrà essere confermato anche stasera dopo che nel match di andata era stato insufficiente.

L’altro ballottaggio ancora in lizza è quello legato alla prima punta, dove Tammy Abraham sgomita per una maglia da titolare dopo essere tornato al gol nell’ultima uscita in Serie A. La sua esuberanza fisica potrebbe servire in un match equilibrato come quello contro gli olandesi, ma il fatto che potrebbe esserci poca profondità da attaccare non gioca a suo favore nelle gerarchie di Mourinho. Un discorso simile potrebbe valere per Andrea Belotti: l’ex Torino è parso in netta crescita sotto il profilo della forma fisica, ma ancora non ha recuperato quel fiuto per il gol che sembrava avere con la maglia granata. Chiunque dei due dovesse essere scelto, molto probabilmente si tratterà comunque di una staffetta in piena regola e l’altro dovrà farsi trovare pronto a partita in corso per fare la differenza.

Il Feyenoord, in ogni caso, non pare avere alcuna intenzione di mollare la presa e, anzi, ha tutta l’intenzione di far valere il vantaggio che è riuscito a conquistare all’andata. Dopo un inizio in cui la squadra ha dovuto adattarsi a tutti i cambiamenti vissuti in estate, il gruppo di Slot ha dimostrato di essere migliorato non poco e di comandare senza troppo problemi un campionato competitivo come quello olandese.

Per superare la Roma, il tecnico dovrebbe affidarsi a Justin Bijlow tra i pali e puntare sull’aggressività difensiva di Geertruida, Tauner, Hancko e Hartman. La mediana, invece, sarà formata dai soliti Wieffer e Sszymanksi con Kokcu a garantire quella dose di qualità e di costruzione che sono fondamentali per superare i turni di coppa. In attacco, invece, agiranno Jahanbakhsh, Gimenez e il temibile Idrissi che anche all’andata non hanno fatto dormire sonni tranquilli ai ragazzi di Mourinho.

Come vi dicevamo, alla stessa ora, è previsto l’impegno della Juventus che, dopo la sentenza del CONI chiamato a pronunciarsi sull’annullamento della penalizzazione da quindici punti in Serie A, dovrà tentare di superare lo Sporting per accedere alla semifinale di Europa League. Non sarà facile come si sarebbe potuto pensare a inizio stagione, perché parliamo comunque della terza forza del campionato portoghese e di un club che nella partita secca può dare fastidio a tutti con un gioco assimilato, bello da vedere e a tratti anche efficace. Non può essere casuale se i ragazzi di Ruben Amorim, tecnico intelligente, ambizioso e giovani, sono riusciti a eliminare la capolista Arsenal (e se l’aspettavano in pochi), ma anche a fare tanto durante il match di andata, in trasferta all’Allianz Stadium. La vittoria della Juventus è arrivata comunque con il risultato di 1-0, ma le occasioni per i portoghesi sono state tante: è servito un Mattia Perin decisivo e in forma brillante a salvare i suoi dal pareggio e probabilmente dalla sconfitta.

Massimiliano Allegri in conferenza stampa prima dell’impegno contro lo Sporting – Nanopress.it

Stasera dovrà esserci una Juventus diversa rispetto a quella delle ultime uscite, perché pensare solo di difendersi o peggio di tenere i ritmi bassi contro avversari di questa qualità alla lunga potrebbe essere controproducente. In più, c’è da considerare che gli ospiti arrivano a questo match consci delle loro possibilità e con grande ottimismo per il superamento del turno, nonostante la sconfitta dell’andata. Amorim ha detto chiaramente sulle possibilità di qualificarsi per la semifinale: “Contro queste squadre per me servono costanza ed efficacia. Se saremo al nostro massimo potremo battere la Juventus. Dovremo fare il nostro compito, anche se tenere a bada per 90 minuti giocatori come Di Maria, Vlahovic, Pogba o Chiesa non è mai semplice. Dovremo essere efficaci sia in attacco, sia in difesa altrimenti non avremo scampo“. 

Insomma, la situazione è ancora molto equilibrata, anche se la Vecchia Signora resta favorita, ma le ultime prestazioni della Juventus in Serie A non lasciano pensare che il discorso sia già chiuso prima di scendere in campo. Contro il Sassuolo il primo tempo è stato piatto, svogliato e con poco contenuto tecnico, poi nella ripresa è arrivata anche la sconfitta. Stasera dovrà esserci una reazione prima di nervi e poi di piedi, di tecnica pura che permette di mettere nelle condizioni migliori i calciatori in grado di spaccare le partite.

Tra questi, c’è sicuramente Angel Di Maria. Il Fideo finora è stato un vero e proprio mattatore dei suoi nel percorso intrapreso in Europa League, soprattutto contro il Nantes in cui la sua qualità e il tiro dalla distanza, pezzo forte del repertorio, hanno fatto la differenza. Al suo fianco, Massimiliano Allegri sceglierà quasi sicuramente Dusan Vlahovic, chiamato a trovare continuità di gol e prestazioni in Europa come in Serie A. Con spazi maggiori rispetto a quelli dell’andata, potrebbe essere la serata del serbo e potrebbe costituire anche una vera e propria svolta per l’intera stagione, finora abbastanza deludente.

In porta, dopo il malore e il grande spavento dell’andata, dovrebbe tornare tra i pali Wojciech Szczesny. Davanti a lui, come ha dichiarato di aspettarsi Amorim, agirà una difesa a tre formata da Danilo, Gleison Bremer e Alex Sandro, praticamente quella titolare fin dall’inizio dell’anno. Anche il centrocampo, è quello ormai registrato da Allegri e che è pronto a farsi valere anche in Europa League: sulle fasce laterali agiranno Juan Cuadrado e Filip Kostic, anche se Mattia De Sciglio ha recuperato dal lungo infortunio patito ed è tornato a disposizione. In mezzo al campo, invece, occhio alla voglia di rivalsa di un talento come Nicolò Fagioli, che ha spianato la strada al Sassuolo in campionato, ma anche alla solidità e alla regia di Manuel Locatelli. Poi soprattutto al fiuto per l’inserimento e e per il gol di Adrien Rabiot, arrivato già a dieci gol in Serie A e che ha dimostrato di avere anche un grande tempismo nel gioco aereo, soprattutto in attacco. Attenzione anche alla possibilità che alla fine giochi Federico Chiesa al posto di Kostic, in questo caso Allegri darebbe subito sfogo a tutta la qualità del suo tridente offensivo, altrimenti lo vedremo a partita in corso.

Anche lo Sporting è pronto a farsi sotto con la sua solita difesa a tre che vede come protagonisti Adan tra i pali e nella retroguardia St. Juste, Inacio e Coates. I quattro di centrocampo saranno ancora Esgaio, Goncalves, Morita e Santos, mentre in attacco agiranno tre talenti come Trincao, Chermiti e Edwards. Soprattutto il primo, accostato a lungo alle big italiane e soprattutto a Cristiano Ronaldo nei primi scampoli della sua carriera potrebbe mettere in difficoltà nell’uno contro uno e non è affatto un fattore da sottovalutare nell’arco di tutta la partita.

Non giocano solo le italiane, però, stasera ovviamente. Attenzione massima, infatti, anche agli altri due quarti di finale, in cui i discorsi sono ancora decisamente aperti. Il Bayer Leverkusen andrà in casa del Royale Union, grande sorpresa della competizione, cercando di superare l’ostacolo dopo il combattuto 1-1 dell’andata, ma dovrà fare i conti con una squadra che sta dimostrando tanto e sa di avere un’occasione unica per scrivere la storia. Non vuole farsela sfuggire.

L’ultima partita rimasta, poi, è quella tra Siviglia e Manchester United, sicuramente la più attesa e spettacolare che ha sorteggiato l’urna ormai alcune settimane fa. All’andata, gli inglesi sembravano aver blindato il discorso qualificazione con un uno-due pazzesco contro chi ha l’Europa League nel suo dna ormai da anni. Invece, una serie di errori clamorosi hanno rimesso tutto in ballo e il match è terminato 2-2. Stasera entrambe le squadre punteranno dritte verso la vittoria, ma ci aspettiamo che tutte e due continuino sulla scia di quanto fatto sette giorni prima, magari con qualche errore in meno, ma regalando anche gol e spettacolo. 

Un televisore sintonizzato su DAZN, piattaforma su cui è possibile seguire in diretta Europa e Conference League – Nanopress.it

Per vedere le partite di Europa League, come ormai sapete da tutto l’anno, c’è bisogno di avere l’abbonamento a Sky o a DAZN. Una partita a settimana, però, è in chiaro anche su TV8. Andando per ordine, però, chi volesse seguire solo Roma-Feyenoord potrà farlo proprio su TV8, Sky (Sky Sport Football), Sky Sport 251 (Diretta Gol Europa e Conference League) e in streaming su TV8.it, Sky Go, Now TV e DAZN. Le possibilità, insomma, sono tante, ma un po’ di meno per la Juventus che sarà disponibile sui canali Sky, e nello specifico Sky Sport Uno, Sky Sport 4K e su Sky Sport 251 (Diretta Gol Europa e Conference League), mentre in streaming su Sky Go, Now TV e DAZN.

La Fiorentina è sempre più vicina alla semifinale di Europa League: stasera le ultime possibilità per il Lech

Luka Jovic esulta dopo un gol con la maglia della Fiorentina – Nanopress.it

Passando, invece, alla Conference League, il percorso strabiliante della Fiorentina con ogni probabilità proseguirà con la semifinale, ma per arrivarci c’è ancora un mattoncino da inserire sulle ottime basi poste già all’andata. La Viola, infatti, impegnata alle 18.45 allo stadio Artemio Franchi, ha già regolato il Lech con il punteggio di 1-4 in trasferta e mostrando tutti i pezzi forti del repertorio. I toscani, infatti, anche quando hanno subito gol e sembravano in difficoltà, non tanto sotto il profilo del gioco ma per come si stava evolvendo il punteggio, hanno dimostrato tutta la maturità e la consapevolezza che sono riusciti ad accumulare nel corso della stagione, regolando i diretti avversari con un poker di rara bellezza e in cui le qualità individuali sono emerse in massa.

Nico Gonzalez ha dimostrato, quando sta bene, di essere un calciatore di grandissima qualità, che con il mancino può disegnare traiettorie meravigliose e puntare ai migliori in circolazione, anche per la cattiveria che mette nella fase difensiva. Cosa dire poi del magnifico momento di forma di Arthur Cabral: quell’attaccante arrivato lo scorso gennaio per sostituire Dusan Vlahovic sembrava un flop che difficilmente poteva inserirsi al meglio nelle dinamiche del campionato italiano. Invece, dal 2023 in poi, il bomber ha mostrato tutte le sue qualità in fase realizzativa, restando dietro solo a pochi calciatori nel suo stesso ruolo. Quando ha iniziato a ritrovare feeling con il gol, nell’assetto tattico di Vincenzo Italiano, si è dimostrato assolutamente devastante, un attaccante che resta dietro solo a pochissimi come finalizzatori, anche per numeri, negli ultimi quattro mesi.

A pochi minuti dalla partita, purtroppo, ci sono anche da registrare alcuni tensioni a Firenze tra la polizia e alcuni tra i sostenitori del Lech Poznan. Nella zona di piazza Indipendenza, proprio nel cuore della città toscana, un gruppo di tifosi hanno scelto di scendere dalle navette che erano state organizzate per condurli allo stadio e hanno deciso di incamminarsi a piedi. Gli attimi più difficili da gestire si sono verificati tra Piazza San Marco e Piazza Santissima Annunziata, dove ci sono stati dei lanci di bottiglie e di petardi da parte dei supporters del Lech arrivati in Italia e c’è stato qualche scontro con le forze dell’ordine. Per fortuna, la situazione poi è rientrata, con i tifosi che hanno proseguito il loro cammino verso lo stadio.

A prescindere da questi episodi, sempre da condannare, la Fiorentina arriva al match del giovedì con il vento in poppa e con tutta l’intenzione di confermare le sue qualità anche questa sera, nonostante il vantaggio accumulato nel match di andata sia comunque ragguardevole, per poi pensare direttamente alla semifinale. Proprio con questa consapevolezza, Italiano è pronto a dare un’importante opportunità a Luka Jovic, garantendo un turno di riposo – almeno inizialmente – a Cabral. Vedremo se il serbo risponderà anche questa volta presente, proseguendo un percorso in Conference League che per lui è andato decisamente meglio rispetto al campionato.

La partita sarà visibile in diretta TV su Sky e DAZN, così come l’Europa League e come succede ormai dall’inizio dell’anno. Per quanto riguarda lo streaming, invece, ci sono diverse possibilità che corrispondono a Sky Go, DAZN e Now. A voi la scelta, dunque, per non perdervi una partita che potrebbe regalare un’altra semifinalista al calcio italiano, in una delle maggiori competizioni europee.

In Conference League, però, non è impegnata solo la Fiorentina. Alle 18.45, infatti, è la volta anche di AZ Alkmaar, la squadra che ha eliminato qualche settimana fa la Lazio di Maurizio Sarri. Il club olandese dovrà vedersela con la tradizione e la qualità dell’Anderlecht in un confronto che resta apertissimo per chi accederà alla semifinale. I belgi, infatti, all’andata hanno avuto la meglio con il risultato di 2-0, ma il clima è caldissimo per i padroni di casa che questa sera hanno tutta l’intenzione di portare a termine una rimonta che è riuscita per ben due volte contro i biancocelesti d’Italia.

Alle 21.00, invece, ci saranno le ultime due partite, quelle che concluderanno i quarti di finale di Conference League. Il Nizza affronterà il Basilea in quello che è stato probabilmente il confronto più equilibrato di tutti i quarti di finale e che all’andata è terminato con il risultato di 2-2. Proprio per questo, i francesi partono leggermente favoriti, ma i pronostici potrebbero essere tranquillamente ribaltati. Alla stessa ora, toccherà poi a West Ham e Gent sfidarsi per l’ultimo posto tra le prime quattro. Dopo l’1-1 dell’andata, gli inglesi proveranno a far valere la supremazia territoriale e a portare a casa l’obiettivo, esattamente come un anno fa aveva fatto il Leicester prima di essere eliminato dalla Roma.

Mariacristina Ponti

Nata nel lontano 1992, nel giorno più bello per nascere, a Cagliari. Dopo la maturità scientifica, volo a Padova e poi a Roma per studiare lettere. Nella Capitale poi rimango anche per il master in giornalismo. Tra stage a profusione, sempre nelle redazioni sportive, anche se il vero amore è sempre stato la politica, ho ancora da ritirare un tesserino da professionista.

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