Dopo+le+minacce+l%E2%80%99Italia+ha+versato+la+sua+quota+di+contributi+all%26%238217%3BEuropa
nanopressit
/articolo/dopo-le-minacce-l-italia-ha-versato-la-sua-quota-di-contributi-all-europa/99442/amp/
Categories: Politica

Dopo le minacce l’Italia ha versato la sua quota di contributi all’Europa

[didascalia fornitore=”ansa”]Luigi Di Maio e Matteo Salvini[/didascalia]

Nonostante le minacce verso l’Europa lanciate da Luigi Di Maio e Matteo Salvini nei ‘giorni caldi’ dell’affaire Diciotti, quando il governo italiano era impegnato nel decidere cosa fare dei migranti a bordo della nave e si era avventurato in un braccio di ferro con l’UE circa il pagamento dei contributi comunitari che spettano a ciascun Paese aderente, arriva la notizia che il governo italiano ha già versato un miliardo di euro all’UE, in anticipo sulla scadenza effettiva. Mossa che ha evitato al Belpaese le sanzioni in cui sarebbe incorso in caso di mancato versamento, che, lo ricordiamo, è al momento obbligatorio.

L’Italia ha quindi versato la sua quota di contributi al bilancio dell’Unione europea entro in termini previsti per legge, nel giorno lunedì 3 settembre 2018, per un totale di circa un miliardo di euro.

Il mancato pagamento dei contributi, infatti, sarebbe costato al nostro Paese una multa e anche il versamento di interessi pari al 2,75 per cento della somma dovuta.

Ciò è accaduto nonostante le dichiarazioni più volte date in pasto alla stampa (e agli italiani) su un possibile dietro-front nel pagamento della quota rilasciate da Salvini e Di Maio. ”L’Unione Europea non vuole ottemperare ai principi concordarti nell’ultimo Consiglio europeo? Noi siamo pronti a tagliare i fondi che diamo all’Ue”, aveva sostenuto il grillino Di Maio, ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico oltre che vicepremier, mentre l’altro vicepremier e ministro dell’Interno Salvini aveva dichiarato: ”I soldi pagati da italiani e immigrati regolari in tasse devono finire agli italiani. Possiamo diminuire il contributo in quota parte sulla base di quello che l’Europa fa o non fa penalizzando l’Italia. Mi sembra un dovere ridiscutere queste spese condominiali”.

Dopo queste dichiarazioni Guenther Oettinger, il commissario Ue al bilancio, aveva sottolineato con pacatezza in un’intervista a Die Welt che: ”Tutti gli stati dell’Unione Europea si sono assunti l’obbligo di pagare i contributi nei tempi stabiliti. Il resto sarebbe una violazione dei trattati che comporterebbe penalità”.

Come ricorda La Stampa, in seguito i due vicepremier italiani avevano anche pensato di porre il veto sul bilancio comunitario, ma anche questa opzione è stata ampiamente scartata perché non realizzabile. Il Consiglio UE infatti ha già approvato la proposta per il bilancio 2019 e non risulta che l’Italia abbia presentato alcuna opposizione.

Kati Irrente

Giornalista per vocazione, scrivo per il web dal 2008. Mi occupo di cronaca italiana ed estera, politica e costume. Naturopata appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d'autore.

Recent Posts

Aborto, manifestazione al Senato in attesa della discussione: “Fuori i ProVita dai consultori”

"Ho abortito, non mi vergogno. Mio il corpo, mia la scelta", si legge su uno…

2 settimane ago

Migranti, ritardo per i centri in Albania: non apriranno prima di novembre

Il ministero della Difesa ha ufficialmente comunicato che i lavori relativi ai centri per migranti…

3 settimane ago

Borseggiatrice pestata brutalmente in metro a Roma: punita perché voleva smettere di rubare

La brutale aggressione è avvenuta all'interno di un treno della metro B di Termini. La…

4 settimane ago

Se possiedi queste 2000 lire comincia a gioire: quanto valgono oggi

La lira - che ormai non circola più in Italia dal 2002 - rappresenta ormai…

1 mese ago

Le 10 città più care d’Italia, forse non ci crederai ma sul podio ci sono proprio loro

In questo periodo di forte crisi economica (e non solo), l'aumento dei prezzi di alimentari,…

1 mese ago

Inchiesta sui Vas: ecco come riconoscere i servizi telefonici che prosciugano il credito

La guardia di finanza ha aperto un'inchiesta sui Vas, ossia i servizi telefonici a pagamento…

2 mesi ago