La Volkswagen si sta preparando a richiamare tutti i suoi modelli “fallati” nelle proprie officina per rimediare all’errore. L’azienda tedesca vuole, e deve, dimostrare quanto vale, soprattutto a livello organizzativo e di gestione del cliente, per riconquistare la fiducia dei propri clienti (e non solo.)
Con tutta probabilità durante la fine di Ottobre arriverà a tutti i clienti della Volkswagen una lettera raccomandata, con la richiesta di portare le auto nelle officine della società di Wolfsburg. La casa automobilistica tedesca è prima nel mondo come costruttrice e vuole dimostrare che questo “errore” può essere rimediato senza gravare sul cliente.
I modelli interessati sono stati prodotti dal 2008 al giorno dello scandalo, questi veicoli hanno un motore a gasolio “EA189”, a tre o a quattro cilindri nelle cilindrate 1200, 1600 e 2000. A breve verranno reso pubblico una sorta di motore di ricerca, consultabile direttamente sul sito dell’azienda, dove basterà inserire il codice (composto da numeri e lettere) del telaio per verificare se la vettura identificata è da portare in officina oppure, per fortuna, potrete continuare a guidare la vostra Volkswagen senza alcun problema.
Il colosso tedesco però non ha ancora definito come avverranno tutte le operazioni, di certo la riparazione sarà totalmente gratuita (e ci mancherebbe, nda) per i clienti. In Italia, secondo alcune stime, dovranno essere portate nelle varie officine circa 600 mila auto (mentre nel mondo sono 11 milioni i modelli “fallati”).
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