In caso di arresto cardiaco, da settembre un drone sarà in grado di fare arrivare in tempi brevi un defibrillatore: il primo test ufficiale in Campania.
Un test che prevede lo scenario di un arresto cardiaco, con la possibilità di usufruire di un drone per fare arrivare in tempi rapidi defibrillatori, farmaci e organi in caso di trapianti, kit chirurgici e altro materiale medico in casi di emergenza. L’iniziativa verrà sperimentata a metà settembre, in Campania: l’annuncio di Mario Balzanelli.
Lo ha annunciato lo stesso presidente nazionale della Sir 118. Mario Balzelli è l’ideatore del progetto Sanitari Urban Air Mobility (Seuam). L’idea, secondo le sue recenti dichiarazioni, dalla necessità di guadagnare tempo in situazioni di emergenza, visto che tale variabile risulta spesso fondamentale, facendo la differenza spesso tra la vita e la morte.
Dunque, a settembre, si prepara a spiccare il volo il primo drone salva-vita, che consentirà il trasporto in tempi brevi di materiale sanitario, tra cui defibrillatori per eventuali interventi repentini, ma anche kit medici, farmaci e addirittura organi.
Qualora si dovessero superare le prove e le verifiche del caso, che si svolgeranno in Campania a metà settembre, a Roma nel mese successivo ci sarà la presentazione ufficiale con il primo volo del drone “Apteron“.
Ci si attende che il drone possa dunque arrivare, in caso di emergenza, nel giro di appena 3 minuti. Questo risultato potrebbe veramente garantire un segno di svolta incredibile nel soccorso, spiega ancora il presidente Balzanelli, il quale ha ricevuto dal partner tecnico Caltec di Vallata di Avellino, gli ultimi dettagli sulle tempistiche di operatività.
Le città che aderiranno saranno Taranto, Altomonte, Santa Lucia di Serino e di Massa di Somma. In ogni comune si testeranno tre diversi livelli di difficoltà. Primo, quello in cui il drone arriva in maniera agevole in una piazza, ad esempio. Il secondo in cui si appresta a raggiungere una strada medio-grande, terzo un luogo difficile come una grotta in zona rocciosa, una gravina.
Una vera e propria innovazione nel campo del primo soccorso. In Svezia, lo scorso gennaio, utilizzando la stessa tecnica proposta da Balzanelli, è stato salvato il primo uomo durante un arresto cardiaco. A Göteborg un defibrillatore è stato calato da un drone, e con l’intervento di un medico un uomo di 71 anni ha avuto salva la vita.
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