Che fine faranno i debiti Equitalia pendenti a partire dal mese prossimo? E’ una quesito che molti contribuenti si stanno ponendo, in considerazione del fatto che sabato primo luglio, per effetto del decreto fiscale 193/2016, tramutato nella Legge 225/2016 e approvato insieme alla Legge di Bilancio lo scorso ottobre, Equitalia verrà soppressa. Che ne sarà dunque dei debiti pendenti dopo l’addio a Equitalia? Purtroppo non andranno perduti: tutti i rapporti pendenti, comprese le cause in corso, verranno trasferiti d’ufficio all’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
Con questo passaggio, ci sarà una rottamazione delle cartelle rimaste inevase, per mezzo di una sanatoria, che permetterà ai cittadini di pagare il dovuto, senza l’aggiunta di interessi, more o sanzioni.
Una notizia interessante, che arriva in un momento difficile, in cui tra le novità c’è anche il potenziamento dei poteri della nuova Agenzia delle Entrate-Riscossione, che potrà infatti non solo avere libero accesso alle banche dati Inps e alle informazioni dei contribuenti, ma potrà disporre il pignoramento del conto corrente senza l’autorizzazione giudiziaria.
Tornando quindi ai debiti Equitalia pendenti, incluse anche le imposte erariali e locali, come Tasi, Imu, Tari o bollo auto, come abbiamo poc’anzi spiegato, non spariranno affatto con la soppressione di Equitalia, ma verranno trasferiti all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, semplicemente sgravati degli eventuali oneri aggiuntivi. Ciò vuol dire che ci sarà una chiara e netta continuità tra la vecchia e nuova società: il cambio di nome non porterà affatto ad alcuna cancellazione dei debiti.
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