Le nuove varianti Covid stanno destando qualche preoccupazione, non tanto per la sintomatologia ma più per la velocità e facilità di contagio. Proprio per questo il Ministero della Salute ha deciso di accogliere gli appelli lanciati, nelle ultime settimane, dalle strutture ospedaliere dove c’è un’alta concentrazione di persone fragili, e ha deciso di rendere nuovamente obbligatorio il tampone sia negli ospedali che nelle Rsa.
È stata poi lasciata la scelta ai direttori sanitari di ogni plesso la decisione se inserire altri metodi di tutela come l’utilizzo della mascherina. Sarà vietato, in ospedale e Rsa, l’ingresso a persone e a personale ospedaliero che presenta sintomi riconducibili al Covid-19. Rintrodotte anche misure legate all’igiene personale.
Le nuove varianti Covid-19 destano qualche preoccupazione soprattutto in vista della prossima stagione fredda che è alle porte.
Proprio per questo e visto l’aumento dei casi, registrati in Italia nelle ultime settimane, il Ministero della Salute ha deciso di rendere di nuovo obbligatorio il tampone in alcuni casi.
Le nuove varianti non presentano sintomi gravi ma si diffondono rapidamente e questo implica un gran numero di assenze prevedibili sia sui luoghi di lavoro che all’interno delle scuole.
A chiedere una misura di prevenzione sono stati soprattutto gli ospedali che sono anche i luoghi ritenuti più a rischio.
Negli ospedali la maggior parte dei pazienti rientrano nelle categorie a rischio e c’è perciò necessità di tutelarli dalle persone che dall’esterno possono portare virus e batteri, compreso il Covid-19.
Il Ministero della Salute ha perciò deciso di non lasciare inascoltati gli appelli di chi in questi giorni si è mostrato preoccupato, e ha deciso di integrare nuovamente l’obbligo di tampone in specifici casi.
Da ciò che si legge dalla nuova circolare emessa dal Ministero della Salute torna obbligatorio il tampone per accedere alle strutture ospedaliere e alle RSA.
Viene lasciata la libertà ai direttori sanitari di ogni singolo istituto la valutazione di integrare ulteriori sistemi di protezione qualora si ritenga necessario, ad esempio la possibilità di inserire nuovamente l’utilizzo della mascherina nelle strutture.
L’obbligo di tampone viene rintrodotto in ospedale e strutture anche per:
Sarà vietato l’accesso alle strutture per tutti i visitatori che presentano sintomi compatibili con il Covid-19, lo stesso vale per gli operatori che risultano sintomatici che non dovranno lavorare in settori con pazienti ritenuti fragili o immunocompromessi.
Diverse le misure che la circolare permette di mettere in campo per contenere il contagio sia in ospedale che nelle Rsa, tra queste misure di igiene e di protezione personale.
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