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Confiscata una Ferrari perché potrebbe essere veloce

Gli svizzeri a casa loro non scherzano, anzi probabilmente esagerano. Nel Canton Ticino il Tribunale ha disposto la confisca di una Ferrari e di un’Audi appartenenti ad un uomo che aveva prestato la vettura tedesca ad un amico, il quale si era divertito a sfrecciare in autostrada a 227 Km/h, in un tratto dove il limite di velocità è di 100 (comunque in Svizzera il limite non supera mai i 120). Il proprietario, mentre l’amico faceva la bravata, era seduto al suo fianco e lo filmava col telefonino.

Ciò che rende quantomeno curiosa la decisione del giudice è il fatto che l’episodio incriminato sia stato commesso sull’Audi, non sulla Ferrari. Il magistrato ha ritenuto di confiscare anche quella per motivi prudenziali. Definiamola una confisca preventiva. Perché in passato il proprietario era stato già sottoposto per due volte al ritiro della patente. E perché sulla carrozzeria della Ferrari ci sono tracce che lasciano pensare ad un incidente.
Ma non ci sono prove concrete che il proprietario abbia commesso personalmente un reato (l’eccesso di velocità in Svizzera è un reato penale) al volante di quella macchina. Per questo motivo ha presentato un ricorso contro quella decisione.
Il Tribunale ha ammesso di non poter dimostrare che quell’uomo abbia creato pericoli. Però il fatto che non abbia cercato di dissuadere l’amico mentre viaggiava in Audi a forte velocità, anzi si sia divertito a filmarlo, è bastato al giudice per decidere la confisca preventiva della Ferrari.
Praticamente il solo fatto di possedere una Ferrari implica la volontà di viaggiare a velocità pericolose, anche se non è stato provato che sia effettivamente accaduto. Quindi il giudice ha decretato una punizione preventiva. Come nel film “Minority Report“. Strano Paese, la Svizzera.

Roberto Speranza

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