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Compra un iPhone 6s, riceve un bel lucchetto

Altro che il vecchio trucco del mattone, in Malesia si usa un espediente più raffinato come quello di inserire nella confezione di vendita di un iPhone 6s un bel lucchetto dello stesso prezzo dello smartphone di Apple. Questa è la storia che arriva dal paese appena sopra l’equatore e che vede come protagonista un uomo di nome Alans Ng, che si era rivolto a un rivenditore online per risparmiare qualcosa sull’ultimo modello del cellulare intelligente di Cupertino salvo scoprire di aver ricevuto una gran bella sola. Un episodio che, per fortuna sua, si è concluso al meglio e che merita di essere raccontato.

Il signor Alans Ng è un malese che era interessato al modello base di iPhone di ultima generazione ossia un iPhone 6s da 16GB di memoria dal costo di circa 700 euro a Kuala Lumpur. Per risparmiare qualcosa, si era rivolto a un rivenditore che applicava uno sconto di circa 40 euro, che di certo male non faceva. Il nome di questo negozio è 11street. Una volta effettuato il pagamento e atteso qualche giorno, ecco arrivare il pacco a casa. “Pacco” nel vero senso della parola, perché una volta scoperchiata la confezione si è trovato davanti non il gioiello tecnologico ma un lucchetto massiccio posizionato proprio al posto del gadget.

E dove era finito iPhone 6s da 16GB di colore dorato che aveva ordinato? Dalla delusione alla rabbia allo sconcerto e alla vendetta, ha subito pubblicato tutte le foto online con le prove dell’acquisto e del “regalo” ricevuto. Taggando la pagina ufficiale di 11street ha così attirato l’attenzione del rivenditore che ha immediatamente avanzato le proprie scuse e, in appena 24 ore, ha invitato mister Ng nella sede per ritirare un modello vero. Non si è ancora capito come sia potuto accadere il misfatto, c’è chi propone l’ipotesi che sia stato il corriere o uno dei dipendenti, ma sono solo illazioni di poco conto.

Quel che rimane è che ormai i social sono l’arma definitiva per rivalersi in casi così clamorosi e inaccettabili. Messi davanti alla platea mondiale, i responsabili (anche se non diretti) non possono che ricorrere subito ai ripari e ricompensare la vittima nel migliore dei modi possibili. L’immagine online è fondamentale e non ci si scherza.

Diego Barbera

Diego Barbera è stato un redattore interno di Nanopress fino al 2018. Si è occupato di tecnologia, sport, cronaca.

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