Come+trovare+un+anziano+con+Alzheimer+che+%C3%A8+scomparso+da+casa
nanopressit
/articolo/come-trovare-un-anziano-con-alzheimer-che-e-scomparso-da-casa/83247/amp/
Categories: Salute

Come trovare un anziano con Alzheimer che è scomparso da casa

Come trovare un anziano con Alzheimer che è scomparso da casa? Il primo passo è fare una denuncia di scomparsa alle autorità e alle forze dell’ordine. Tutto può servire a rintracciare i malati smarriti, dagli appelli (anche sui social network) alle battute di ricerca fatte autonomamente a piedi tra le vie e le case del vicinato. Nel momento in cui la persona si è persa, va tenuto presente che può essere sia un malato già in cura, ma anche un anziano apparentemente sano, che improvvisamente inizia ad avere i sintomi della malattia.

MALATI DI ALZHEIMER SCOMPARSI: IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

La persona malata di Alzheimer spesso si trova in difficoltà o in pericolo perché, incapace di pensare lucidamente, tende ad agire in modo irrazionale. Trovarlo il prima possibile è importantissimo. Le statistiche ci dicono che il 50% delle persone che non vengono trovate vive entro le 24 ore, hanno molte più possibilità di essere trovate successivamente morte. Inoltre è importante comunicare la scomparsa ai numeri di emergenza 112 e 113, e chiamare ospedali e pronto soccorso nel caso fosse stato portato lì da qualcuno. Da febbraio 2016 sono state attivate nuove procedure per la ricerca delle persone scomparse che hanno il fine di rendere meno farraginosa la macchina burocratica. Qui abbiamo riassunto i 16 punti fondamentali del vademecum stilato dai RIS.

Trovare un malato di Alzheimer con il GPS
Nel 2015, in occasione della Giornata mondiale dell’Alzheimer, il ministero dell’Interno, il commissario straordinario del governo per le persone scomparse, Vittorio Piscitelli, i ministeri della Salute e del Lavoro, hanno sottoscritto un protocollo di intesa in collaborazione con le sale operative delle forze dell’ordine, con lo scopo di potenziare gli strumenti per ritrovare le persone scomparse affette da gravi patologie neurodegenerative. Si tratta di un dispositivo GPS che permette una localizzazione satellitare. I malati potranno essere dotati, nelle fasi iniziali della patologia, di questo dispositivo da portare al collo o attaccare alla cintura dei pantaloni (costo 100-150 euro), che consente di rintracciarli attraverso il segnale GPS, in grado di avvertire la centrale di controllo nel momento in cui un malato si allontana dal perimetro definito con i familiari o con chi lo ha in cura. ”Ci siamo sempre mossi sulla ricerca degli scomparsi e ora ci muoviamo finalmente sul terreno della prevenzione perché purtroppo molti affetti da Alzheimer sono potenziali scomparsi”, ha concluso il commissario Piscitelli.

Strategie utili per cercare anziani scomparsi malati di Alzheimer
Sapere come agire nel momento della ricerca di persone affette dalla malattia di Alzheimer è importante per aumentare le possibilità di localizzare queste persone più rapidamente possibile. E’ bene sapere dunque che il malato smarrito in genere non chiede aiuto (spesso non sa nemmeno di essersi perso) e non risponde a eventuali soccorritori, nemmeno se viene chiamato per nome; tende a isolarsi e appartarsi e predilige i posti naturali, come i boschi o i parchi. Le persone malate spesso si nascondono ulteriormente infilandosi in cespugli e altri spazi ristretti come le intercapedini presenti in cantieri di strutture o case in costruzione. In genere, il 90% dei malati di Alzhemer scomparsi a piedi restano nei pressi della via della loro abitazione (5/8 chilometri) e vengono quindi rintracciati entro poche ore nei dintorni del quartiere di residenza. Mentre la maggior parte degli individui vengono trovati durante le ore diurne, circa un quarto viene invece rintracciato durante la notte, a dimostrazione dell’importanza di continuare la ricerca anche dopo il tramonto.

[veedioplatform code=”1158716ad473f310c7369e31ee598d6f”]

A questo link l’associazione Alzheimer Italia fornisce una guida in vari punti per aiutare chi si prende cura dei malati a capire meglio i problemi causati dai numerosi disturbi del comportamento e dell’umore del malato, e come trattarli al meglio.

Kati Irrente

Giornalista per vocazione, scrivo per il web dal 2008. Mi occupo di cronaca italiana ed estera, politica e costume. Naturopata appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d'autore.

Recent Posts

Aborto, manifestazione al Senato in attesa della discussione: “Fuori i ProVita dai consultori”

"Ho abortito, non mi vergogno. Mio il corpo, mia la scelta", si legge su uno…

1 settimana ago

Migranti, ritardo per i centri in Albania: non apriranno prima di novembre

Il ministero della Difesa ha ufficialmente comunicato che i lavori relativi ai centri per migranti…

2 settimane ago

Borseggiatrice pestata brutalmente in metro a Roma: punita perché voleva smettere di rubare

La brutale aggressione è avvenuta all'interno di un treno della metro B di Termini. La…

3 settimane ago

Se possiedi queste 2000 lire comincia a gioire: quanto valgono oggi

La lira - che ormai non circola più in Italia dal 2002 - rappresenta ormai…

4 settimane ago

Le 10 città più care d’Italia, forse non ci crederai ma sul podio ci sono proprio loro

In questo periodo di forte crisi economica (e non solo), l'aumento dei prezzi di alimentari,…

4 settimane ago

Inchiesta sui Vas: ecco come riconoscere i servizi telefonici che prosciugano il credito

La guardia di finanza ha aperto un'inchiesta sui Vas, ossia i servizi telefonici a pagamento…

2 mesi ago