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Come riconoscere una zecca

Come riconoscere una zecca? Chiunque abbia un cane sa benissimo cosa significa combattere contro questi esserini che infestano il pelo del nostro amato amico a quattro zampe, e che possono comportare a lungo andare delle problematiche sulla sua salute. Pertanto prima di intervenire, senza confondersi con le pulci, è bene imparare a riconoscere una zecca, studiare le attitudini peculiari e le caratteristiche comportamentali, sapere quali sono le zone del corpo che aggrediscono di più. Vediamo insieme come riconoscere una zecca per aiutare Fido a rimanere in perfetta salute.

Cosa sono le zecche?

Le zecche sono artropodi che appartengono alla classe degli aracnidi e all’ordine degli acari: fondamentalmente esistono due grandi famiglie di zecche, una con quelle dotate di scudo rigido sul dorso ed un’altra con esemplari privi di tale caratteristica. Per riconoscere una zecca bisogna tenere conto che esse hanno dimensioni ridotti di pochi millimetri, un corpo ovale e appiattito munito di otto zampe, tendenti a un colore grigiastro le femmine, più vicino al marrone i maschi della specie. Ma l’elemento che contraddistingue questo animale è il boccale pungente con cui succhia il sangue alle sue vittime, infestando tanto gli animali selvatici quanto quelli domestici.

Come agiscono le zecche?

Innanzitutto le zecche si ‘risvegliano’ con l’arrivo della bella stagione, soprattutto d’estate, mentre in inverno sono in letargo. Vivono appostate sulle estremità di arbusti o su un filo d’erba, attendendo il passaggio di un animale, e quando arriva vi si attaccano semplicemente sfiorando l’esemplare ‘ospitante’, aggredendo principalmente collo, testa, gambe e interstizi, dove possono rimanere attaccati anche per diversi giorni. Quando le zecche si posizionano sulla pelle la trafiggono con il loro boccale dotato di rostro, ma la puntura raramente viene avvertita, in quanto iniettano una sostanza leggermente anestetica mentre pasteggiano con il sangue, fino a quando, oramai satolle, si staccano dall’ospite. Se è vero che l’uomo non rientra tra le sue vittime privilegiate, non bisogna sottovalutare il fatto che questi parassiti possono rivelarsi pericolosi non solo per l’animale su cui si attaccano, ma anche per noi, essendo portatrici di alcune malattie.

Come eliminare le zecche

Ora che abbiamo visto come riconoscerle e aver visto come agiscono, vediamo come eliminare le zecche innanzitutto partendo dalla prevenzione, impedendo il contatto con gli animali domestici e utilizzando repellenti specifici e autorizzati, mentre per la cura del proprio giardino bastano la falciatura dell’erba e la bruciatura della medesima quando diventa secca. Per chi vuole rispettare la natura al 100 per cento esistono anche rimedi ecologici per eliminare le zecche, ad esempio adagiando su un panno o su una garza una miscela di due parti d’alcol bianco, che funge da antisettico staccando il parassita dalla pelle, e di una parte di olio per rendere scivolosa la zona infestata. C’è anche chi consiglia l’aceto di mele, la camomilla o il limone per preparati fatti in casa da applicare sul cane e per disinfettare anche la casa dai parassiti. Se volete staccare da voi le zecche dal cane si consiglia di indossare un paio di guanti usa e getta ed utilizzare una pinzetta che bisogna successivamente disinfettare dopo avere ultimato l’operazione, spruzzando una o due gocce di antiparassitario nella zona interessata per non far male al cane.

Giulio Ragni

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