Claudio Baglioni ha dato il via ad una battaglia legale contro Striscia la Notizia. Tra gli indagati con l’accusa di diffamazione appare anche il nome di Gerry Scotti. A quanto pare il cantante accusa il programma di notizie satirico di ledere la sua reputazione.
Prosegue così il procedimento penale avviato dal cantante romano che vede coinvolti Claudio Baglioni e Striscia la Notizia. A quanto pare Baglioni accusa il programma di ledere la sua reputazione. Anche Gerry Scotti è tra gli indagati insieme ad Antonio Ricci, Enzo Iacchetti, Ezio Greggio e Antonio Montanari, conosciuto come il mago Casanova.
Per la seconda volta il tribunale di Monza ha ordinato il sequestro del sito del tg satirico. Tutto ciò sarebbe nato dal libro “Tutti poeti con Claudio” scaricabile dal sito. Ora però, in seguito alla denuncia, Baglioni ha ottenuto il sequestro del libro su ordine del gip del Tribunale di Monza.
Vediamo cosa sta succedendo e con che accusa Baglioni sta portando avanti la sua causa legale.
Il libro in questione è un e-book scaricabile in cui si legge chiaramente che Claudio Baglioni ha copiato diversi pezzi che lo hanno reso famoso. Il libro, intitolato “Tutti poeti con Claudio”, sottolinea come il cantante romano non abbia scritto dei pezzi originali come tutti abbiamo sempre immaginato.
È così che Baglioni ha deciso di denunciare tutto il cast di Striscia la notizia comprendendo anche Gerry Scotti.
In seguito al primo sequestro, la motivazione era dettata dai contenuti del libro in quanto diffamatori nei confronti del cantante. Baglioni infatti spiega come ciò che viene sostenuto nel libro e durante il programma stesso non sia veritiero.
Baglioni viene infatti accusato di manipolazione e plagio, andando a lederne così la sua reputazione come cantante e come uomo. Ci tiene inoltre a sottolineare come in alcuni casi specifici, il plagio non può esistere, in quanto «l’autore dell’opera è morto da più di 70 anni» e «la protezione accordata dal diritto d’autore» è terminata.
In risposta alle accuse di Baglioni, Antonio Ricci ha replicato dicendo: «Noi non abbiamo offeso nessuno. Abbiamo solo raccolto e verificato accuratamente le segnalazioni dei nostri spettatori e di alcuni fan dello stesso cantante. Adesso saranno i giudici a stabilire se ciò che è stato fatto e detto rientra nei limiti della satira.».
Per il tribunale di Monza però è il cantante romano ad avere ragione in questa vicenda.
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