Ha fatto notizia il primo parto da trapianto di utero in Italia, effettuato all’ospedale Cannizzaro di Catania. Ora la bimba è stata dimessa.
La bellissima notizia risale a inizio settembre e la piccola Alessandra, in ottime condizioni di salute fin da subito nonostante il parto difficile, è stata dimessa oggi.
Questa bellissima storia ci giunge da Catania, precisamente dall’ospedale Cannizzaro dove è stato effettuato il primo parto in Italia dopo il primo trapianto di utero.
La donna ha dato alla luce Alessandra a sole 34 settimane poiché le è stato effettuato un cesareo d’urgenza perché aveva sintomi febbrili poiché affetta da Covid.
Nonostante ciò la bimba era in salute ed entrambe sono rimaste ricoverate in ospedale per ulteriori accertamenti e per stabilizzare le loro condizioni.
Sana e forte come un pesce, oggi Alessandra può finalmente tornare a casa con i suoi genitori, simbolo di una meravigliosa conquista per la scienza.
Il caso di questo tipo di gravidanza portata avanti con successo è il primo in Italia e il sesto al mondo. La donatrice di utero è una donna deceduta ma l’evoluzione degli eventi ha portato al concepimento della piccola Alessandra, fortemente voluta da una coppia che non riusciva ad avere figli.
La donna infatti è nata senza utero a causa di una sindrome rara ma ha riposto a 31 anni tutte le sue speranze in questa procedura poco utilizzata nel nostro Paese.
Alla nascita la bambina pesava meno di 2 kg e subito è stata messa in incubatrice.
La bambina ha preso il nome della donatrice 37enne che ha permesso ad Albina di diventare mamma. Oggi la famiglia ha potuto portare a casa la piccola, mentre la donna era stata dimessa poche settimane fa.
Gli specialisti dell’Unità operativa di Neonatologia, diretta dal dottor Pietro D’Amico, hanno confermato che la neonata presenta un normale sviluppo e la prognosi è buona.
Albina proseguirà i controlli di routine ma è felicissima della vita che l’attende e ha ringraziato a lungo i dottori che l’hanno seguita, fra cui il professor Paolo Scollo che ha seguito il parto e continuerà gli accertamenti.
Un parto difficile quello di Albina Verderame, la 31enne che ha dovuto affrontare un contagio da Covid proprio mentre si apprestava al momento più bello della sua vita, ovvero la nascita di sua figlia, nonostante fosse destinata fino a questo momento a non averne per la sindrome di Rokitansky da cui è affetta.
Il 28 settembre si era negativizzata e così è tornata a casa attendendo con ansia la piccola Alessandra, che oggi ha potuto riabbracciare.
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