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Salute

Casi Covid in aumento, Schillaci annuncia nuovi vaccini dalla prossima settimana

Nuovi vaccini anti Covid pronti dalla prossima settimana, secondo Orazio Schillaci. Non c’è allarmismo, dice il ministro della Salute: “Aumenti previsti, siamo fiduciosi”.

Vaccinazione anti Covid – Nanopress.it

Il 25 settembre via al nuovo vaccino anti Covid. Lo ha detto il ministro della Sanità Orazio Schillaci, intervenuto sul tema dell’aumento dei casi in Italia. Un’ondata determinata sia dalle varianti, che come accade solitamente in fase iniziale di diffusione possono sfuggire al controllo delle precedenti vaccinazioni, ma che non hanno ancora gravato su ricoveri e sistema sanitario. A rischio però fragili e anziani, sostengono gli esperti, ecco perché vaccinarsi con l’autunno alle porte diventa fondamentale. Schillaci si dice ottimista, nel suo intervento a RTL 102.5: “Non c’è allarmismo“. Nei prossimi giorni il governo dovrà decidere anche sulle proroghe di alcune misure tra cui lo smart working in scadenza, oltre alle linee guida sulla scuola per evitare il contagio tra studenti tornati da poco in classe.

I vaccini anti Covid disponibili dalla prossima settimana, Schillaci: “Siamo fiduciosi”

I dati dei ricoveri e delle terapie intensive al momento non preoccupano, dice Orazio Schillaci. Il ministro della Salute è recentemente intervenuto alla trasmissione radiofonica RTL 102.5, facendo il punto sui nuovi vaccini anti Covid. Per Schillaci potrebbero già essere disponibili dalla prossima settimana, dal 25 settembre per la precisione. L’aumento, ricorda il ministro, era prevedibile ma non ci devono essere allarmismi: “Un dato in linea e che potrebbe crescere vista l’apertura delle scuole, ma non c’è allarmismo: i dati che ci interessono sono i ricoveri e gli accessi nelle terapie intensive e sono dati trascurabili e siamo fiduciosi”.

Ma rimane alta l’attenzione per le categorie fragili, gli anziani, gli over 60, le persone con patologie e per gli operatori sanitari. Ecco perché secondo Schillaci questo periodo, alle porte dell’autunno e dei mesi freddi, risulta fondamentale per ricordare ai cittadini di vaccinarsi per il Covid. La campagna, dice il ministro, è pronta a partire e il vaccino sarà ancora gratis per tutti. Anche per le persone che non rientrano nelle categorie più a rischio, si raccomanda dunque la dose e il vaccino anti influenzale. Sarà verosimilmente possibile la somministrazione nelle farmacie, fa sapere ancora rispondendo alle domande degli speaker Schillaci, anche se il ministero sta valutando in questo momento anche le distribuzioni in cooperazione con le regioni. Fondamentale sarà la collaborazione sul territorio con i medici di famiglia, ancora una volta.

Prevenzione a scuola e smart working: “Tavolo Sanità-Istruzione”

Capitolo scuola, in questi giorni con il rientro in classe di milioni di giovani, è salita l’attenzione sull’aumento dei contagi che dinamiche di questo tipo potrebbero alimentare. Il tavolo Salute-Istruzione è stato già aperto, come ricorda Schillaci (mentre la scorsa settimana erano state fornite le prime linee guida con delle indicazioni da seguire in classe tra isolamento in caso di sintomi, invito a rimanere a casa in caso di febbre e altri accorgimenti intelligenti per evitare i contagi) che comune predica calma.

Il ministro della Salute Orazio Schillaci – Nanopress.it

Niente allarmismo, i ragazzi devono continuare ad andare a scuola serenamente, perché sono una fascia di popolazione come ricorda il ministro che ha sofferto molto durante il lockdown. Il tavolo dovrà fornire ulteriori indicazioni sul modo di comportarsi a scuola, fa sapere ancora Schillaci.

C’è anche la questione relativa alle proroghe di alcune misure messe in atto dai precedenti governi e prorogate, riguardanti le categorie fragili, che adesso sono in scadenza. Schillaci ci ha tenuto a ricordare come le tutele che sono state adottate durante la pandemia scadranno il 30 settembre, e che sono circa 800mila gli italiani che in mancanza di proroghe potrebbero rimanere scoperti. In questo senso, dice il ministro, l’esecutivo sta valutando se rinnovarle, soprattutto per la questione smart-working. Ma sono in corso in questo momento solamente dei confronti – nonostante il tempo stringa: “Adesso faremo una valutazione ma non vogliamo lasciare assolutamente nessuno indietro”.

Antonio Meli

Classe 1993, laureato in comunicazione e lingue, e in giornalismo, tra Siena e Roma. Appassionato di cinema, musica, storia e spettacolo. Mi piace scrivere e criticare.

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