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Economia

Caro prezzi, anche la siccità a complicare il quadro

Il caro prezzi e l’inflazione galoppante oggi sono tra le prime preoccupazioni degli italiani se non la prima stessa. E’ tempo di vacanze ma un italiano su due resterà in città. L’autunno è alle porte e dopo di esso l’inverno, come ci si appresta ad affrontare questo difficile momento economico?

Siccità – Nanopress.it

In una intervista rilasciata in queste ore Michele Carrus di Federconsumatori dipinge il quadro del caro prezzi per i mesi che verranno.

Ma partiamo proprio dall’estate. Sono 30 milioni gli italiani che non andranno in vacanza. Secondo Federconsumatori, infatti, una vacanza al mare ha subito un aumento del 16,8%. Dopo un aumento vertiginoso dei prezzi e dopo il caro bollette ecco, dunque, che gli italiani devono fare i conti anche con il caro vacanze.

Per un nucleo familiare di quattro persone, due adulti e due minori, al classica famiglia tipo italiana, una vacanza in una località marittima di sette giorni costerebbe all’incirca cinquemila euro. Stessa famiglia, stessa durata ma destinazione montagna la vacanza verrebbe a costare un po’ di meno ma parliamo sempre di circa quattromila euro.

Per quanto riguarda Settembre l’andare incontro all’autunno non sembra invertire la tendenza al rialzo.

Michele Carrus, infatti, individua degli elementi fondamentali che dovrebbero incidere sull’andamento dei prezzi.

Gli elementi che incidono sull’andamento dei prezzi

Il primo, fondamentale, elemento per il Presidente di Federconsumatori è proprio la guerra in Ucraina. Ovviamente bisognerà seguire i suoi sviluppi e capire in che direzione questa possa evolvere. L’accordo sul grano che ha sbloccato enormi quantità proprio in queste ore fa ben sperare. Basti pensare che il prezzo del grano era raddoppiato e questa situazione con le navi colme di grano ferme nei porti ucraini non giocava a favore dei consumatori.

Queste grandi quantità di grano ritornatene nel mercato dovrebbero far scendere i prezzi secondo il Presidente di Federconsumatori.

Il secondo elemento riguarda l’energia, in particolar modo, il fatto che Arera ossia l’autorità per l’energia varando un nuovo sistema di determinazione del prezzo del gas potrebbe contribuire ad avere bollette un pò meno care.

L’aumento dei carburanti ha contribuito all’aumenti dei prezzi-Nanopress.it

Da questo punto di vista analizzando questi elementi Carrus nella sua intervista sembra intravedere degli spiragli di speranza per le tasche dei consumatori italiani. Anche se, ovviamente, questi fattori sono del tutto influenzabili da variabili esterne per cui nessuno può fare calcoli e previsioni puntuali.

Un altro elemento che andrà ad incidere sull’andamento dei prezzi è, purtroppo, la siccità. Questo fattore non fa intravedere, ahinoi, nessun barlume di speranza o di luce in fondo al tunnel.

A causa di questo stanno lievitando anche i prezzi del riso, delle patate e dei pomodori. Ed al momento diversamente dai fattori precedenti qui non ci sembra ci siano margini di miglioramento per ora.

Caro prezzi, cosa fa il Governo

Leggendo ancora l’intervista di Carrus si scopre come le famiglie italiane quest’anno si siano trovate a spendere  tra i 2300 e i 2500 euro in più a fronte di stipendi e pensioni invariate. Per questo lo sguardo è puntato molto anche sul Governo e sui provvedimenti che ancora dovrà mettere in campo.

Si pensa ad esempio alla rivalutazione anticipata delle pensioni ed alla riduzione del cuneo fiscale sul lavoro.

Insomma per il Presidente di Federconsumatori, nella sua intervista rilasciata a rainews, ci troviamo di fronte ad un quadro complesso in cui molte sono le variabili in gioco. Per cui bisognerà attendere ancora un poco prima di capire l’evoluzione dei fatti.

 

 

 

 

Rocco Grimaldi

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