Non si è mai registrata una temperatura così elevata. Nei giorni scorsi, infatti, si sono toccati i 20,7 gradi gradi in Antartide. Questo dato non stupisce per la sua unicità in un posto sostanzialmente freddo, ma anche perché l’elevata temperatura ha superato il record, di una settimana precedente, di 18,3 gradi. Tale notizia, dunque, non può essere presa come un unicum dovuto al puro caso, ma come indice di un pericolosissimo trend che sembra imporsi sempre di più sul nostro pianeta e sulla vita stessa. La nostra povera Terra di segnali premonitori già ne aveva mandati parecchi e ben visibili. Infatti, un iceberg di ben 300 chilometri quadrati si è staccato dal ghiacciaio Pine Island, allarmando la comunità scientifica. Questo il devastante risultato dei cambiamenti climatici in Antartide.
Lo ha annunciato il ricercatore brasiliano Carlos Schaefer, che ha rilevato il dato di 20,75 gradi in Antartide, precisamente nella stazione di monitoraggio su Seymour Island. Quello che nel nostro immaginario è il continente del ghiaccio sembra dunque destinato a cambiare faccia a causa dei cambiamenti climatici.
Ovviamente la prima vittima del surriscaldamento in Antartide è la fauna locale. Infatti, le folte colonie di pinguini pigoscelidi (tipici della regione antartica) hanno subito un calo del 77% negli ultimi 50 anni.
Secondo il Wmo, le temperature nel continente antartico sono aumentate di quasi tre gradi centigradi negli ultimi 50 anni e circa l’87 per cento dei ghiacciai lungo la costa occidentale ha cominciato a sciogliersi. Un processo, secondo il Wmo, che è accelerato negli ultimi 12 anni a causa del riscaldamento globale, verrebbe da dire che i 20,7 gradi in Antartide non sono altro che la punta dell’iceberg. Non stupisce, quindi, come l’aumento delle temperature e lo scioglimento dei ghiacciai possano portare a un innalzamento del livello del mare, con conseguenze disastrose in molte parti del mondo.
Ormai si parla della psicosi che sta coinvolgendo il nostro Paese, solo al secondo giorno di emergenza Coronavirus, un male da non sottovalutare. Ma è altresì vero che il fenomeno del surriscaldamento globale dovrebbe suscitare, a rigor di logica, molto più allarmismo di quanto non faccia oggi. Ma nonostante ciò, c’è un ingiustificata indifferenza al riguardo, a discapito dell’enorme sforzo alla sensibilizzazione di grandi figure rappresentative del nostro tempo, come l’attore Leonardo Di Caprio e la giovanissima ma tenace Greta Thunberg, che sembra non sortire l’effetto desiderato. Il pianeta sta cambiando faccia sotto i nostri occhi, ma non vogliamo accorgercene.
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