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Bufera su ‘Libero’ per il titolo contro i gay in prima pagina

“Calano fatturato e Pil ma aumentano i gay”, così titola in apertura Libero, il quotidiano diretto da Vittorio Feltri nel numero del 23 gennaio. “Gli unici a non sentire crisi sono gli omosessuali: crescono in continuazione”, si legge continuando a scorrere la prima pagina. Sul web tanti hanno commentato indignati la vicenda.

L’articolo interno a Libero è firmato dal giornalista Filippo Facci, che scrive: “C’è un link tra il calo del Pil, l’elusione delle fatture elettroniche e l’aumento dei gay dichiarati? Non lo sappiamo, ma la fotografia è quella. Anche quella. Spiega l’Italia che cambia e quella che non cambia per niente”.

Il caso è stato commentato con ironia ma anche con indignazione dal popolo della Rete, mentre il vicepremier Luigi Di Maio posta il suo attacco su Facebook: “Abbiamo fatto bene o no a tagliare i fondi a giornali del genere? Scriveranno queste idiozie senza più un euro di fondi pubblici. Vito Crimi – ha ricordato – ha avviato la procedura che azzererà i finanziamenti pubblici entro i prossimi tre anni”.

Come riportato da AdnKronos, il sottosegretario con delega all’Editoria ha commentato: “Provo disgusto. Un giornale – scrive in una nota Crimi – che riceve soldi pubblici che prima pubblica titoli razzisti contro, poi oggi anche omofobi. Avvierò immediatamente – annuncia – una procedura interna per vagliare la possibilità di bloccare l’erogazione dei fondi residui spettanti a un giornale che offende la dignità di tutti gli italiani e ferisce la democrazia”.

E ancora: ”Mi aspetto che il giornalismo che tanto vede in noi il nemico faccia sentire la sua voce. Probabilmente, chi distrugge la credibilità della stampa sono proprio alcuni giornalisti”.

Su Twitter, Manlio Di Stefano, sottosegretario M5S agli affari esteri, scrive: “Titoli del genere, così come quello sui terroni, creano discriminazione e fomentano odio. L’ordine dei giornalisti ha il dovere – sottolinea – di intervenire tempestivamente. Tagliare i fondi a giornali come questo è doveroso. Questa non è informazione! NonLeggoLibero”.

Leggi anche Libero, la prima pagina sulla bimba morta di malaria scatena la polemica

Kati Irrente

Giornalista per vocazione, scrivo per il web dal 2008. Mi occupo di cronaca italiana ed estera, politica e costume. Naturopata appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d'autore.

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