E’ morto il piccolo Arlie, di soli due anni, precipitato dal quarto piano della sua abitazione a Brugherio: il bambino si è arreso dopo due giorni di agonia.
Un salto nel vuoto di 15 metri fatale. Non ce l’ha fatta il piccolo Arlie, di Brugherio, che lo scorso martedì era caduto dal quarto piano.
In casa insieme a lui il nonno, sessantenne, che non ha visto il nipote arrampicarsi su una sedia e poi salire sul davanzale della finestra. Il bimbo ha lottato al reparto di rianimazione dell’Ospedale San Gerardo di Monza per due giorni. I carabinieri non avrebbero al momento ipotizzato reati contro chi stava sorvegliando il bambino.
Due giorni sul letto della neurorianimazione del San Gerardo a Monza, tra la vita e la morte. Oggi il piccolo Arlie è morto, all’età di due anni, dopo giorni di agonia in Ospedale. Fatale il salto nel vuoto di più di 15 metri dopo che il bambino si era sporto dalla finestra della sua abitazione di Brugherio. Gravissime lesioni interne a causa della caduta non hanno purtroppo lasciato scampo al bambino.
Da quanto risulta, pare che fino a ieri Arlie avesse ancora attività cerebrale, ma nella mattinata di oggi anche le ultime piccole fiamme di speranza si sono spente.
I fatti risalgono allo scorso martedì, due agosto, quando il bambino era sfuggito alla supervisione del nonno. Arlie aveva usato una sedia per arrampicarsi sul davanzale della finestra della sua camera da letto, cadendo dal quarto piano dell’appartamento via Bachelet a San Damiano, a Brugherio.
L’uomo, che non è riuscito a impedire l’incidente, era solito badare al piccolo mentre la madre e il padre si trovavano ai rispettivi lavori. Anche il nonno, sulla sessantina, risiedeva nello stesso condominio.
Da quanto si apprende, pare che i carabinieri non abbiano ancora ipotizzato alcun reato contro il nonno sessantenne. Il bambino, che aveva prima scavalcato al rete del suo lettino, avrebbe probabilmente sentito delle voci fuori dalla finestra provenienti da un parchetto sotto l’abitazione.
Una volta raggiunta la finestra, tramite una sedia o tramite il termosifone, il bambino deve essersi sporto. Dopo la caduta, alcuni vicini e il nonno ha visto il corpo del nipote in giardino, allertando immediatamente i soccorsi.
In condizioni disperate era poi stato trasportato al San Gerardo di Monza. Queste al momento le ricostruzioni dei militari emerse dalle prime indagini condotte.
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