Un pescatore è stato arrestato per aver dato fuoco all’auto del comandante della Guardia Costiera di Savelletri.
Il 44enne di Fasano ha appiccato le fiamme alla vettura di Vito Domenico De Mario senza un apparente motivo ma le indagini sono solo nella fase iniziare e tutto è ancora da chiarire.
Nella frazione brindisina di Fasano, un uomo ha incendiato nella mattinata id ieri l’auto del comandante della Guardia Costiera di Savelletri e dopo diverse ore sono stati trovati gravi indizi a suo carico.
Dopo una fase iniziale di ricostruzione della vicenda tramite vari elementi, le forze dell’ordine hanno raccolto indizi importanti che convergono verso una sola persona, quella appunto tratta in arresto in queste ore.
Nel giro di poche ore gli agenti hanno individuato un pescatore di 44 anni residente in zona, come l’autore del gesto di cui tuttavia non sono ancora state capite le motivazioni.
Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, il pescatore avrebbe raggiunto il parcheggio dell’ufficio locale marittimo di Savelletri per poi cospargere il veicolo di liquido infiammabile e appiccare l’incendio che lo ha completamente distrutto, senza provocare danni ad altre vetture o persone.
La vittima, il comandante Vito Domenico De Mario, ha sporto subito denuncia per quanto accaduto, parliamo di un grave atto intimidatorio poiché da subito i Carabinieri di Fasano a cui sono affidate le indagini hanno stabilito che si trattava di un evento doloso.
La Nissan Micra dell’uomo è rimasta distrutta in un luogo dove il comandante con la famiglia abitano, al primo piano della struttura, quindi il rogo è stato subito notato.
Vigili del Fuoco e Carabinieri si sono subito portati sul luogo indicato per spegnere le fiamme.
Sotto la direzione della Procura di Brindisi, è iniziata l’indagine per capire l’autore del gesto, anche grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza. In breve tempo si è risaliti all’uomo, sottoposto poi a perquisizione.
Il pescatore è stato trovato in possesso di materiale compatibile con l’episodio e sebbene non si conosca chiaramente il movente, si ipotizza un verbale amministrativo giunto al pescatore proprio dal sottufficiale.
Dopo le formalità di rito il pescatore è stato arrestato e accompagnato presso la propria abitazione in zona dove sconterà i domiciliari. Le indagini sono ancora nella fase preliminare e si attende l’interrogatorio e il confronto con i legali prima di convalidare l’arresto.
Questa vicenda avvenuta intorno alle 5 di ieri mattina segue di pochi giorni quella avvenuta il 19 novembre scorso in cui nel porticciolo di Fasano affondarono i pescherecci di un consigliere comunale.
Il sindaco del paese, Francesco Zaccaria, ha espresso la sua preoccupazione per una situazione che sta diventando insostenibile.
Nel pomeriggio di ieri si è svolto l’incontro del primo cittadino con i vertici provinciali e regionali del Corpo delle Capitanerie di Porto ma prima ancora, il primo cittadino aveva espresso vicinanza al capitano con queste parole:
“esprimo piena solidarietà e vicinanza al comandante da parte di tutta l’amministrazione comunale. la situazione a savelletri sta diventando molto pesante, auspico che le forze dell’ordine possano porvi presto fine”.
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