Il primo ministri britannico, David Cameron, ha messo in guardia sulle possibili conseguenze di una Brexit in vista del referendum del 23 giugno. In un intervento ieri alla Bbc, Cameron ha avvertito che in caso di uscita del Paese dall’Unione europea, la Gran Bretagna perderebbe un decennio in termini di crescita, investimenti e spesa sociale. Intanto il Sunday Times ha pubblicato un nuovo sondaggio, realizzato dall’istituto YouGov, secondo cui sarebbero in vantaggio di poco i favorevoli alla Brexit con il 43% contro il 42% favorevoli a una permanenza all’interno del blocco europeo. 11% gli indecisi e 4% chi prevede di astenersi dal voto.
La Brexit, avverte il primo ministro, “creerà un buco nero tra i 20 ei 40 miliardi di sterline nelle nostre finanze e così i nostri ministri dovranno rivedere la riforma delle pensioni”, avverte Cameron sul Sunday Telegraph minacciando il rischio di una “nuova austerity”. Se vincerà la Brexit, spiega, “Dovremo rinegoziare un trattato con la Ue e potrebbero volerci dieci anni e sarebbero dieci anni persi per la Gran Bretagna”. Situazione più tranquilla, secondo il primo ministro, in caso di permanenza della Gran Bretagna nella Ue: “Avrete un paese stabile e certezza per la vostra via”. “Vi assicuro che se restiamo nell’Ue, il nostro paese avrà le risorse finanziarie per mantenere i benefit ai pensionati. E possiamo proiettarci verso la creazione di più lavoro, più case e più opportunità per i vostri bambini e i vostri nipoti”.
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