Un bambino di 13 anni è stato arrestato per aver sparato a un insegnante di inglese in una scuola elementare a Lukavac, in Bosnia.
Un bambino è stato arrestato mercoledì dopo aver sparato a un insegnante di una scuola elementare nella città bosniaca nord-orientale di Lukavac, come riferito dalla polizia e dalla famiglia della vittima. Il ragazzo, un ex studente, avrebbe puntato la pistola contro il docente di inglese, ferendolo gravemente al collo. L’uomo è stato trasportato in ospedale e sottoposto a intervento chirurgico. Questo è il secondo caso, nel Paese balcanico, che ha come protagonista un giovane armato: ricordiamo, infatti, che poco più di un mese fa, un 14enne fece fuoco, uccidendo dieci persone. Si fa sempre più pressante la detenzione di armi da fuoco, da parte della popolazione, dopo la guerra degli anni ’90.
Un giovane di nemmeno 14 anni ha sparato a un insegnante di inglese, ferendolo in modo grave.
Tale episodio di violenza segue un altro, che ha visto come protagonista un tredicenne che ha ucciso a colpi di arma da fuoco 10 persone, tra cui nove compagni di classe, in una scuola elementare nella vicina capitale della Serbia, a Belgrado.
“Il ragazzo, che non ha ancora 14 anni, è sotto la supervisione della polizia nei locali del dipartimento di polizia di Lukavac, mentre le armi da fuoco e altri oggetti abbandonati sono trattenute fino all’inizio delle indagini“, ha detto il ministero dell’Interno del cantone di Tuzla.
I resoconti dei media locali hanno descritto il sospetto come un ex studente che si era recentemente trasferito in un’altra scuola.
Il ferito è un insegnante di inglese che lavorava anche come assistente del preside della scuola, secondo quanto ha riferito, all’emittente locale N1, il padre della vittima, Ismet Osmanovic.
“L’operazione è ancora in corso. I medici mi hanno detto che era stabile”, ha detto Osmanovic.
Secondo l’ospedale della vicina città di Tuzla, la vittima della sparatoria avrebbe riportato “ferite da arma da fuoco al collo“.
“Il paziente è intubato e sarà operato“, ha detto in un comunicato il Centro clinico universitario di Tuzla, secondo quanto sostengono i media locali.
Il possesso di armi è alto in Bosnia, che ha subito una brutale guerra negli anni ’90, durante la quale hanno perso la vita circa 100.000 persone.
Secondo il gruppo di ricerca Small Arms Survey, circa 31 cittadini su 100 possiede un’arma nella nazione balcanica.
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