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Categories: Economia

Bonus arredi 2015: come chiederlo all’Agenzia delle Entrate?

Bonus arredi 2015: come chiederlo all’Agenzia delle Entrate? Coloro che usufruiscono dei vantaggi fiscali per gli interventi del recupero edilizio possono avere un’altra detrazione di imposta, che riguarda l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, che appartengano alla classe energetica non inferiore ad A+. Questi arredi e questi elettrodomestici devono essere finalizzati ad arredare gli immobili ristrutturati. Il bonus arredi va a coprire le spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2015 ed è stato calcolato per una soglia massima complessiva non superiore ai 10.000 euro.

E’ possibile ottenere il bonus anche per le spese sostenute prima che l’immobile sia ristrutturato. In ogni caso i lavori di ristrutturazione dell’immobile devono essere già stati avviati. Costituiscono una prova della data di avvio le abilitazioni amministrative o le comunicazioni richieste nell’ambito delle norme edilizie.

Quali arredi

Gi arredi, per i quali si può usufruire del bonus, sono costituiti dai mobili nuovi e dai grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+ (vale la classe A per i forni). Inoltre il bonus riguarda tutte quelle apparecchiature per le quali è prevista l’etichetta energetica. Sono quindi esclusi le porte, le pavimentazioni e i tendaggi.

Fra i grandi elettrodomestici rientrano i frigoriferi, i congelatori, le lavatrici, le lavastoviglie, le stufe elettriche, i forni a microonde, apparecchi per il condizionamento e i ventilatori elettrici. Fra le spese detraibili ci sono anche quelle dell’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici che riguardano in maniera più specifica il trasporto e il montaggio. E’ necessario, però, che queste spese siano sostenute attraverso un bonifico o per mezzo di carte di credito, forme di pagamento richieste per poter usufruire della detrazione.

Come fare

Per usufruire del bonus arredi 2015 il contribuente deve sostenere le spese attraverso bonifici bancari o postali o con le stesse modalità previste per quelle spese che rientrano nei lavori di ristrutturazione. E’ necessario che i bonifici riportino alcune indicazioni: la causale del versamento (che indichi i lavori di ristrutturazione agevolati dal punto di vista fiscale), il codice fiscale del beneficiario, il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a cui è effettuato il bonifico. I documenti da conservare sono: l’attestazione del pagamento (la ricevuta del bonifico), le fatture d’acquisto, che riportano il tipo e la quantità degli arredi acquistati.

Se il pagamento avviene con la carta di credito, per stabilire la data di pagamento si andrà a considerare il giorno in cui la stessa carta di credito è stata utilizzata. E’ la ricevuta telematica di avvenuta transizione che attesta il tutto e la data si riferisce al giorno di relativo uso e non a quello di addebito sul conto corrente del titolare. Per usufruire del bonus, non sono consentiti pagamenti tramite assegni, contanti o altri mezzi. Essendo in possesso dei documenti giusti e avendo rispettato le modalità di pagamento adeguate, il bonus arredi spetta anche per tutti quegli acquisti che sono stati fatti all’estero.

Giorgio Rini

Giorgio Rini è stato collaboratore di Nanopress dal 2014 al 2017, occupandosi principalmente di politica, cronaca e spettacoli.

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