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Bomba a San Pietroburgo, morto un famoso blogger nazionalista

Il famoso blogger nazionalista Vladlen Tatarsky è morto a causa di una bomba a San Pietroburgo, all’interno di un caffè. La Tass ha comunicato che l’esplosione è stata causata da circa 200 grammi di Tnt e che per ora il bilancio di feriti è di 25 persone.

Caffè a San Pietroburgo dove è esplosa la bomba – Nnaopress.it

I servizi di emergenza hanno diffuso la notizia della bomba. Vladen Tatarsky era un famoso blogger nazionalista che si occupa di seguire ed analizzare passo dopo passo l’invasione delle forze russe in Ucraina. All’interno dei suoi lavori non mancano le critiche nei confronti di alcune scelte russe.

La bomba a San Pietroburgo che ha ucciso il famoso blogger

Una bomba esplosa all’interno di un caffè a San Pietroburgo ha ucciso il famoso blogger nazionalista russo Vladlen Tatarsky. L’esplosione ha causato ben 25 feriti. 

A comunicare la notizia sono state i servizi di emergenza citati dai media russi.

La Tass ha inoltre comunicato che l’esplosione è stata causata da cicra 200 grammi di Tnt. 

Tatarsky è dunque un blogger ultranazionalista russo, che possiede numerosi followers sui social. La Tass ha raccontato che il blogger si è occupato molto nei particolari dell’analisi delle operazioni militari afferenti all’invasione dell’Ucraina. 

“Analizzava quotidianamente il corso dell’operazione e dava consigli ai militanti”.

Scrive la Tass.

Bomba a San Pietroburgo – Nanopress.it

In realtà è emerso, però, che l’uomo non si tratteneva nello scagliare anche pesanti critiche alle decisione tattiche e strategiche dell’esercito russo. 

“Fino a quando non scopriremo il nome di questo genio militare che ha posizionato il battaglione tattico vicino al fiume, e lui non risponde pubblicamente di questo, non ci saranno riforme nell’esercito”

Scrive Tatarasky all’interno di un post pubblicato sui propri social.

Altra critica all’esercito russo ha riguardato l’offensiva nel Donbass. A tal proposito il blogger ha affermato che quest’ultima non è riuscita non solo a causa della mancanza d’informazioni da parte dei droni, ma anche a causa dell’assenza di “generali di livello”.

Altre informazioni sull’attentato avvenuto a San Pietroburgo

La bomba esplosa a San Pietroburgo all’interno di un caffè ha causato dunque un decesso e 25 feriti.

A tal proposito il Comitato investigativo russo ha aperto un procedimento penale per omicidio “commesso in modo pericoloso con l’accusa di reato ai sensi dell’articolo 105 del Codice penale russo”

Il presidente dell’agenzia legislativa di San Pietroburgo, Alexander Belsky, ha definito l’avvenimento “un crimine mostruoso“.

Il gruppo d’informazione russa, Cyber Front Z, inoltre, ha dichiarato di aver prenotato quel caffè per la serata, affermando che vi è stato un vero e proprio attacco terroristico e che le misure di sicurezza prese non sono bastate. 

Roberta de Vargas Macciucca

Nata il 2 ottobre 1999 a Napoli, fin da piccola appassionatissima al mondo del giornalismo. Sono laureata in scienze politiche e relazioni internazionali. Amo viaggiare, esplorare e scoprire.

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