Tredici studenti dell’Istituto Alberghiero Scappi di Casalecchio (Bologna) sono stati sospesi per aver boicottato il test invalsi che si è svolto lo scorso 12 maggio. Il provvedimento copre il periodo tra il 23 e il 30 maggio, i ragazzi sono stati sospesi “con obbligo di frequenza”. Non hanno rifiutato il test, ma lo hanno riempito di scarabocchi e hanno cancellato il codice identificativo dell’alunno.
Una protesta annunciata quella a cui si sono sottoposti i 13 ragazzi, tanto che il Collettivo autonomo studentesco ha contestato il provvedimento: “Nessun professore o dirigente scolastico può minacciare i suoi studenti con sanzioni disciplinari semplicemente perché esprimono il loro parere politico contrario a prove che non fanno altro che categorizzare gli studenti e gli istituti di cui fanno parte”. La sanzione emessa andrà ad incidere sui risultati finali, in pagella. La Preside ha chiarito “potevano restare a casa” e aggiunto “quando sono a scuola hanno degli obblighi istituzionali”.
Il Collettivo ha annunciato che farà ricorso all’ufficio scolastico regionale e continua a definirsi completamente contrario allo strumento dei quiz nelle scuole come “limite al pensiero critico e razionale”.
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