Berlusconi durante una intervista a Radio Capital ritorna sul presidenzialismo scatenando polemiche anche fra i suoi. Entrano nel vivo le questioni legate alla campagna elettorale per il voto del 25 Settembre: simboli, liste e proclami elettorali.
In una intervista radiofonica il leader di Forza Italia ritorna a parlare di presidenzialismo dicendo che è una riforma che lui auspica dal 1995 e che stavolta attueranno appena eletti.
Il presidenzialismo e, cioè, l’elezione diretta del Capo dello Stato. Secondo Berlusconi un vero sistema democratico con il quale il Presidente della Repubblica sarebbe scelto direttamente dai cittadini.
Per questo il leader di Arcore afferma che Sergio Mattarella dovrebbe dimettersi appena entrata in vigore questa norma. Questo per consentire l’elezione da parte dei cittadini.
Le parole di Berlusconi scatenano una catena di polemiche. Il primo a rispondere è Enrico Letta il quale legge nelle dichiarazioni del leader di Forza Italia un vero e proprio attacco a Mattarella.
Il Segretario del PD si dice preoccupato nei confronti di una destra che vuole cambiare la Costituzione in peggio. Difende Mattarella considerandolo un punto di unità nel Paese che ora la destra tolto di mezzo Draghi vuole prendere a bersaglio.
Ma le parole di Silvio innescano polemiche anche tra i suoi. Ignazio La Russa di FdI ritiene inopportuno parlare di dimissioni del Presidente della Repubblica prima che comunque sia stata proposta e votata una legge in Parlamento. Per La Russa, soprattutto, è fuori luogo avere una presidenza con la scadenza.
Attacchi a Berlusconi sono stati mossi da tutti gli altri schieramenti politici. Calenda ha twittato con parole pesanti nei confronti dell’avversario politico definendolo “non più in sé”.
Per quanto riguarda Giuseppe Conte, invece, le parole dell’ex presidente del consiglio, fanno cadere la maschera del centrodestra per i quali l’accordo elettorale non è altro che un accordo di spartizione sulle poltrone.
Fico, il Presidente della Camera, ribadisce il concetto che la nostra è una Repubblica parlamentare e per lui nessuno dovrebbe trascinare le Istituzioni nella campagna elettorale.
Anche Di Maio il leader di impegno civico legge le parole come inquietanti dichiarando che non c’è nulla di moderato in tutto ciò e che il centrodestra pian piano sta facendo emergere la sua vera natura.
Non è bastata la smentita o meglio il chiarimento di Berlusconi attraverso i social. Dove ha dichiarato di non aver mai attaccato Mattarella “né mai ne ho chiesto le dimissioni”.
Spiega solo di aver detto una cosa ovvia, il leader di Forza Italia e che, cioè, a seguito della legge sul presidenzialismo prima di leggere il nuovo Presidente della Repubblica “sarebbero necessarie le dimissioni di Mattarella”.
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