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Categories: Ambiente

Bar ecologico in Messico: serve solo acqua piovana

Un bar che serve solo acqua piovana. Può sembrare una bizzarria, eppure esiste veramente, si chiama Casa del Agua e si trova al civico 242 di via Puebla in Città del Messico. Niente alcolici, bevande industriali o altro: in questo bar ecologico gli avventori possono trovare solo l’acqua piovana, appositamente depurata dopo essere stata raccolta in un serbatoio, o al massimo una tisana sempre rigorosamente fatta in casa. In tre anni si è formata una clientela fedele e affezionata, e la curiosità intorno a questo eccentrico locale ora travalica anche i confini messicani grazie al web.

Questo bar a chilometro zero è stato fondato nel 2012 da un progetto di Hector Esrawe e Ignacio Cadena, seguendo una filosofia ecologista al cento per cento: il locale infatti non è dotato di frigorifero, ed è stato costruito utilizzando esclusivamente materiali naturali, come il legno e i mattoni. Se gli arredi sono molto rustici, la vera stravaganza all’occhio del cliente ingenuo che vi entra la prima volta sono gli alambicchi destinati alla distillazione dell’acqua piovana, che danno un tocco futuristico al tutto, come se ci si trovasse in un laboratorio scientifico.

Convertire l’acqua piovana in distillata è un processo lungo che dura 60 ore, e quella strumentazione è assolutamente essenziale per fornire alla clientela acqua fresca e pura: ‘Siamo convinti che l’acqua abbia un’importanza fondamentale nell’ecosistema e abbiamo deciso di fare qualcosa di concreto per preservare questa risorsa preziosa e limitata. Così abbiamo pensato a un sistema per utilizzare l’acqua piovana di una città in cui le precipitazioni sono 749 millimetri all’anno‘, spiega il titolare Bosco Quinzanos. Attraverso dei tubi l’acqua viene convogliata in un serbatoio di 2500 litri appeso al soffitto, e filtrata per la prima volta: in seguito viene utilizzato un filtro a carbone per eliminare sapori ed odori, poi avviene la distillazione, ed infine vengono ripristinate le proprietà minerali grazie ad un filtro a carbone attivo.

Una procedura standard approvata anche dal governo messicano che segue un preciso protocollo di depurazione, e che ora si sta pensando di poter applicare anche alle case delle famiglie più povere, dove il problema della carenza idrica è costante. Grazie a questo metodo infatti, è possibile prevenire il deterioramento delle acque del sottosuolo, spiegano gli ideatori, basterebbe solo fare qualche minima variante per renderlo realizzabile anche in casa: se il progetto dovesse diventare realtà, i vantaggi per tutta la popolazione sarebbero davvero incredibili.

Giulio Ragni

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