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Bandiera strappata in Thailandia: i ragazzi italiani se la cavano con una multa

Per il loro gesto hanno rischiato due anni di carcere, ma chi sono i due giovani turisti italiani che sono stati arrestati a Krabi, nel sud della Thailandia, il 9 gennaio 2017? Dopo essere stati ripresi dalle telecamere di sicurezza piazzate per le strade, mentre strappavano i vessilli del Paese che stavano visitando, e dopo la diffusione del video che li mostra nella flagranza del reato, i due italiani – altoatesini – hanno anche provato a ‘chiedere scusa’ a loro volta con un filmato. Scopriamo come è andata a finire.

Chi sono gli italiani che hanno strappato la bandiera in Thailandia? I due ragazzi chiamati davanti al tribunale militare di Surat Thani sono due altoatesini di Naturno, paese della Val Venosta nei pressi di Merano. Trattasi del biondo Tobias Gamper (20 anni) e di Jan Gerstgrasser (18).

Sabato sette gennaio, di notte, intorno alle 3.30, i due giovani si trovavano lungo una strada, a Krabi, e stavano dirigendosi verso il loro hotel, il Soi Maharaj 2. A un certo punto uno si ferma e strappa una bandiera appesa al muro. Poco dopo l’amico ne strappa altre quattro. Il filmato che li riprende viene pubblicato sui social e così la polizia riesce a rintracciare e a fermare i due italiani.

Per aver strappato e gettato a terra la bandiera thailandese hanno rischiato fino a due anni di carcere con l’accusa di vilipendio della bandiera nazionale. Il caso è stato seguito con attenzione anche dalla nostra ambasciata a Bangkok, in contatto con le famiglie.

Il giudice ha deciso per loro la pena di 7 mesi di carcere, che però sono stati immediatamente commutati nel pagamento di una cauzione di 100 euro cadauno. Nei prossimi giorni i due altoatesini saranno consegnati alla polizia dell’Immigrazione e trasferiti nella capitale Bangkok, dove rimarranno in cella fino al momento dell’espulsione dal Paese. Per tornare in Italia potrebbe passare ancora qualche settimana.

Il video con le scuse ai thailandesiTobias e Jan si sono scusati in lingua inglese davanti ai poliziotti che li hanno arrestati, e che presumibilmente hanno anche girato un video. Nel filmato i due altoatesini chiedono scusa con le mani giunte spiegando: “Siamo dispiaciuti e non volevamo essere offensivi. Siamo di un altro Paese e nel nostro la bandiera non è così importante. Eravamo molto, molto ubriachi”.

Kati Irrente

Giornalista per vocazione, scrivo per il web dal 2008. Mi occupo di cronaca italiana ed estera, politica e costume. Naturopata appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d'autore.

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