[didascalia fornitore=”ansa”]Avvelenamento da tallio: tracce in tisana a casa intossicati[/didascalia]
Il tallio che ha ucciso tre persone in Brianza era nascosto in una tisana ritrovata a casa dei due anziani intossicati a causa della stessa sostanza nociva. A scoprirlo, rivelando il mistero degli avvelenamenti da tallio degli ultimi mesi, è stato l’istituto zooprofilattico di Torino.
Nelle prime settimane di ottobre, a Nova Milanese, erano morte tre persone: Patrizia Del Zotto, 62 anni, e i genitori, Giovanni Battista, 94 anni, e Maria Gioia Pittana, di 87. Poche settimane dopo sono stati ricoverati, con lo stesso sintomo di avvelenamento da tallio, altri due anziani intossicati: Alessio Palma, 83 anni, e la moglie Maria Lina Pedon, di 81, suoceri di Domenico Del Zotto, figlio di una delle tre vittime.
Gli esperti dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta hanno analizzato la terrina contenente gli infusi per una tisana, sequestrata dai carabinieri dalla casa degli ottantenni ricoverati. Ebbene, i risultati hanno dato esito positivo: il tallio era lì. Non in una bustina confezionata e acquistata al supermercato, ma in una miscela sfusa. Come sia finita in casa? Gli anziani, ancora non guariti, non se lo ricordano.
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