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Auto elettriche 2014: pro e contro e come funzionano

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Le auto elettriche 2014 si fanno meno timide in Italia. Nonostante facciano fatica a fare il “boom”, i dati delle vendite sono sensibilmente in rialzo. Nel primo trimestre del 2014 le immatricolazioni di veicoli elettrici sono state 556, mentre in tutto il 2013 sono state vendute solamente 864 esemplari. E sino alla fine dell’anno questi dati potrebbero ancora migliorare, benché il segmento dell’elettrico non abbia conquistato in pieno il cuore degli automobilisti italiani.

Pro e contro

Tra i vantaggi dell’auto elettrica troviamo l’aspetto legato al risparmio: un pieno di “elettricità” costa sui 3-4 euro, un dato ben lontano dai pieni di benzina o diesel. Altro pro riguarda le emissioni che sono nulle visto che dai tubi di scarico non esce più nessuna sostanza nociva. Da considerare anche il capitolo affidabilità del motore e la manutenzione, senza poi dimenticare la silenziosità del motore che non emette nessun rumore o vibrazione. Ovviamente gli svantaggi sono relativi al costo all’acquisto e ai pochi incentivi statali, oltre al fatto che gran parte dei veicoli elettrici hanno tempi di ricarica lunghi. Da questo deriva il fatto che in Italia ci siano ancora troppo poche stazioni di ricarica, specialmente nella parte meridionale.

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Come funziona?

Il movimento delle ruote di un’auto elettrica proviene da una batteria che si trova nel telaio e che viene alimentata da un motore elettrico, il quale fornisce trazione. In alcuni casi, la ricarica del motore elettrico viene fornita anche da un sistema di recupero di energia in fase di frenata che converte l’energia cinetica – prodotta in fase di decelerazione e frenata – in energia elettrica.

Bollo

Per quanto riguarda il bollo, tutti i veicoli elettrici non pagano la tassa di proprietà automobilistica per i primi cinque anni successivi all’immatricolazione. Ma dal sesto anno, il costo legato al bollo viene diminuito del 75%, anche se in alcune regioni come Lombardia e Piemonte, l’esenzione vale anche dopo i primi cinque anni dall’immatricolazione del veicolo ecologico.

Umberto Sanna

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