La maxi inchiesta sulle documentazioni di 104 per falsi invalidi effettuata in provincia di Agrigento ha portato all’arresto di 17 persone e alla denuncia di altre 84. Gli inquirenti, che stanno indagando dal mese di settembre 2014, hanno individuato molti medici compiacenti che rilasciavano false cartelle per attestare inesistenti invalidità. In seguito l’inchiesta si è diffusa anche al fenomeno dell’assenteismo legato ai permessi 104 falsi. Gli indagati sono 280 tra funzionari pubblici, docenti, impiegati di segreteria e collaboratori scolastici. Le accusa sono corruzione aggravata, falso e truffa ai danni dello Stato.
L’inchiesta è partita da un esposto anonimo, in seguito alle mancate assegnazioni provvisorie proprio per favorire colleghi con false dichiarazioni 104.
Per inquadrare il peso del fenomeno basti pensare che in una scuola media della provincia di Agrigento, 11 bidelli su 11 usufruiscono dei permessi per 104, in un’altra ne usufruiscono 90 su 140 operatori della scuola. In un istituto scolastico di Menfi, ad esempio, l’Istituto comprensivo ‘Santi Bivona’, addirittura di registrano 70 casi su 170 dipendenti (tra docenti e bidelli).
Il provveditore Raffaele Zarbo ha in mano le carte del censimento sui beneficiari della 104 e lo ha consegnato all’Inps, che ha in programma una verifica di massa, oltre 1.500 persone da sottoporre nei prossimi mesi a una visita medico-legale di verifica.
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