Nella tarda mattinata di ieri, l’Arena di Verona, icona della città veneta insieme alle figure di Romeo e Giulietta, è stata danneggiata dal crollo di un addobbo natalizio. Questa mattina Vincenzo Tinè, il Soprintendente all’Archeologia e Belle Arti, al termine del lungo sopralluogo, ha stimato i danni considerati irreversibili.
I danni nel noto anfiteatro situato nel centro storico della città sono stati causati dal crollo del basamento della stella cometa installata per il periodo natalizio.
Nella mattinata di oggi, all’indomani del crollo di un addobbo natalizio all’interno dell’Arena di Verona, storico anfiteatro romano della città veneta, vi sono stati dei sopralluoghi da parte delle istituzioni per cercare di quantificare i danni.
Vincenzo Tinè, il Soprintendente all’Archeologia e Belle Arti, insieme al sostituto procuratore, Alberto Sergi, il quale coordina le indagini con l’ipotesi di reato di danneggiamento colposo, assieme a Luigi Altamura, comandante della polizia locale, hanno fatto una stima dei danni.
“È prematuro parlare di tempi e costi, sono in corse le prime valutazioni per salvare i pezzi che possono essere ritassellati in opera“.
Sono queste le prime dichiarazioni rilasciate da Tinè subito dopo il lungo sopralluogo, spiegando che vi sono dei danni irreversibili poiché il crollo ha colpito dei gradoni della cavea con le pietre originali che risalgono al XVI secolo e non possono essere ricostruite con lo stucco.
Nel frattempo, gli specialisti della polizia amministrativa, hanno avviato le indagini per cercare di capire come sia potuto avvenire il distaccamento della stella natalizia dal basamento.
Il Soprintendente all’Archeologia e Belle Arti, Vincenzo Tinè, dopo la perlustrazione all’interno dell’arena, ha spiegato che nel giro di poco tempo questo sarebbe il terzo incidente verificatosi nel monumento considerato prestigioso e al tempo stesso delicato.
Il comune di Verona, considerato la parte lesa, in un comunicato ha auspicato la possibile riapertura dell’Arena al pubblico a partire dalla prossima settimana. Al momento tutta la zona del cantiere e dell’intero anfiteatro sono posti sotto sequestro a disposizione dalle autorità giudiziarie.
La struttura è stata chiusa già da questa mattina e probabilmente sino al 30 gennaio. Simbolo dell’architettura romana e della città di Verona, visitato da milioni di turisti provenienti da tutto il mondo, nei prossimi giorni i tanti vacanzieri dovranno fare a meno di questo pezzo d’arte.
L’Arena di Verona è nota anche per il celebre festival lirico le cui stagioni si svolgono ininterrottamente dal 1913.
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