Antonio Tajani ha rifiutato 468.000 euro. Il vicepresidente vicario del Parlamento europeo ha deciso di non accettare la somma che gli spettava come buonuscita, secondo ciò che stabilisce la legge. Lo ha comunicato egli stesso con una lettera indirizzata a Josè Manuel Barroso. Tajani ha dichiarato che siamo in un momento molto difficile dal punto di vista economico, per questo è importante dare segni visibili di sobrietà. Il fedelissimo di Berlusconi ha parlato dei livelli elevati di disoccupazione e ha fatto riferimento alla solidarietà che si deve mostrare nei confronti dei cittadini europei. Secondo le disposizioni di legge, i membri della Commissione Europea avrebbero diritto ad una somma, che dovrebbe aiutarli ad “inserirsi nel mondo del lavoro”.
Di certo comunque non si tratta di una sommetta da quattro soldi, perché c’è un’indennità che si accumula di mese in mese, arrivando a volte a cifre esorbitanti. Le reazioni al gesto di Tajani sono state varie. Un plauso è venuto da molti altri esponenti politici, che hanno voluto sottolineare la direzione di una politica al servizio della comunità.
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