Anthony Smith era in carcere per aver abusato del figlio di quattro mesi: due detenuti lo hanno aggredito e minacciato di fargli fare la stessa fine.
Due detenuti hanno preso in ostaggio Anthony Smith – in carcere per aver picchiato il figlio neonato Tony Hudgell – attaccandolo con calzini pieni di scatolette di tonno. Michael Stewart e Nathan Odgers hanno colpito il detenuto ripetutamente dopo averlo legato al letto della sua cella nella prigione di Swaleside, sull’isola di Sheppey.
Due detenuti ddel penitenziari ddi Swaleside, hanno aggredito Anthony Smith. L’uomo sconta una pena di dieci anni per aver abusato del figlio di 4 mesi di nome Tony: le lesioni al bambino furono talmente gravi che i medici dovettero amputargli entrambe le gambe.
I due aggressori, pertanto, avendo saputo la storia, hanno minacciato di “tagliargli le gambe“, un riferimento alle terribili ferite che l’uomo provocò a suo figlio neonato. Stewart e Odgers inizialmente non erano a conoscenza dell’identità del loro prigioniero e del crimine commesso.
I due uomini spinsero Smith, allora 47enne, nella sua cella, il 7 agosto 2018 e gli dissero di assecondare il loro piano di sequestro inscenato per protestare contro il fatto di trovarsi nella famigerata prigione di categoria B soprannominata “Stabside”. Tutto, poi, sfociò in violenza quando i compagni di reclusione gridarono chi era e perché era in prigione. Dopo l’aggressione, Smith è stato sottoposto a cure ospedaliere, a causa delle fratture subite.
Sei mesi prima dell’aggressione, fu incarcerato e condannato a una pena di 10 anni – insieme alla fidanzata Jody Simpson – in quanto il tribunale aveva appurato che erano stati loro ad infliggere numerose fratture agli arti del piccolo, provocandogli insufficienza multiorgano e sepsi.
Tra le ferite infertegli, i medici riscontrarono una lussazione dell’anca e un trauma cranico. Entrambi gli aggressori di Smith hanno ammesso di aver inscenato tutto per tornaconto personale: nella brutale aggressione, Smith ha perso 12 denti.
Smith non conosceva i detenuti, pertanto non aveva mai avuto contrasti con questi ultimi che erano stati collocati nella stessa ala in attesa del trasferimento in altre prigioni. Hanno tenuto fermo Smith e hanno usato la biancheria da letto per bloccarlo, dicendogli: “Fai quello che ti diciamo di fare e andrà tutto bene“.
Un armadio è stato spinto attraverso la porta e il pannello di osservazione è stato bloccato con carta igienica mentre la coppia ha chiesto di parlare con un governatore. “Hanno poi tirato fuori calzini appesantiti con scatole piene di tonno e hanno iniziato a colpire il signor Smith sulla testa e sul corpo”, ha detto la signora Carpenter.
“Si incoraggiavano a vicenda, dicendo ‘Colpiscilo più forte, se lo merita’ e ‘Tagliagli l’orecchio’“. Quando gli agenti hanno cercato di entrare nella cella e sono stati chiamati un governatore e una squadra di negoziazione, hanno continuato a picchiare e prendere a calci il loro ostaggio.
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