Angelo Gugliemi si è spento all’età di 93 anni. La Rai dà il suo ultimo saluto allo storico direttore della terza rete.
Si è spento, a 93 anni, Angelo Guglielmi, direttore storico di Rai 3. Ha lasciato questo mondo mentre dormiva.
Giornalista, dirigente televisivo, saggista e critico letterario, era nato il 2 aprile 1929 e, nel corso del tempo, ha ricoperto ruoli molto importanti: a parte quello di direttore della terza rete della Rai, è stato presidente dell’Istituto Luce, editorialista, scrittore e assessore alla Cultura del Comune di Bologna.
Angelo Guglielmi, storico direttore di Rai 3, si è spento, all’età di 93 anni. L’uomo è morto nel sonno. In Rai, entrò nel 1955, per poi dirigere Rai 3, dal 1987 al 1994, elevando la bandiera di quella che fu definita la “TV della realtà”, apportando al palinsesto televisivo, innovazione e voglia di cambiamento.
Blob, Samarcanda, Telefono giallo, La tv delle ragazze, Quelli che il calcio, Chi l’ha visto, Mi manda Lubrano, Un giorno in pretura e Ultimo Minuto sono stati partoriti dalla mente di Guglielmi. Inoltre, l’uomo è stato anche presidente e amministratore delegato dell’Istituto Luce, dal 1995 al 2001, per poi diventare assessore alla cultura del Comune di Bologna, dopo la chiamata di Sergio Cofferati.
Ha co-fondato il collettivo letterario neo-avanguardista Gruppo 63 con Edoardo Sanguinetim, Umberto Eco, Alberto Arbasino, Beniamino Placido.
Ha fatto parte del comitato di consulenza dell’Enciclopedia del Cinema, dal 2001 al 2004 e ha scritto articoli per il Corriere della Sera e Paese Sera, solo per citare alcuni giornali e riviste. Inoltre, ha svolto il ruolo di critico letterario per L’Espresso e ha curato, su Il Fatto Quotidiano, un blog personale.
Michele Anzaldi, membro della commissione di vigilanza Rai di Italia Viva, ha espresso il proprio cordoglio per la scomparsa di Guglielmi in un post su Twitter nel quale ha scritto quanto segue:
“Addio ad Angelo Guglielmi. Se ne va uno dei maggiori artefici della grande Rai del passato, quando il servizio pubblico era davvero riferimento sociale e culturale. Grazie alle sue idee Rai 3 e poi Rai 2 divennero le reti dell’informazione, della cultura, della politica, dello sport“.
Il direttore del GR Rai e Radio1, Andrea Vianello, ha pubblicato, in un post su Twitter, un omaggio sentito a Guglielmi: “Rai Tre: ancora trovavi persino nei corridoio l’aria delle idee, l’entusiasmo, l’intelligenza, la rivoluzione di Angelo Guglielmi. Un intellettuale che capì che la tv doveva essere alta e bassa, raccontare la realtà, vivere la contemporaneità. L’esempio inimitabile per tutti noi“.
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