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Ambasciata russa: fake news sul blindato italiano

L’ambasciata russa ha pubblicato in un post Facebook la foto di un’auto blindata Lince MLV, totalmente distrutta,. A quanto pare però si tratterebbe di una fake news, in quanto il mezzo militare presente nella foto non è di produzione italiana. 

Immagine dell’auto blindata pubblicata dall’ambasciata russa – Nanopress.it

Dunque l’ambasciata russa ha commesso un clamoroso errore. A quanto pare in realtà l’auto non è di produzione Iveco, ma Tekne, acquistata con i fondi personali dell’ex presidente ucraino Petro Poroshenko.

La fake news pubblicata dall’ambasciata russa

L’ambasciata russa a Roma ha pubblicato una foto di un’auto blindata distrutta scrivendo:

“Made in Italy. L’auto blindata Lince MLV consegnata all’esercito ucraino vicino ad Artiomovsk (Bakhmut).Tutti i contribuenti italiani sono felici di tale destinazione dei loro soldi?”.

Secondo la Repubblica in realtà si tratterebbe di una fake news. A quanto pare infatti l’auto all’interno della foto non è una Lince prodotta dall’Iveco e donata dal vecchio governo Draghi all’esercito di Kiev. Ma si tratterebbe di un mezzo di produzione della Tekne, acquistata dall’ex presidente ucraino Petro Poroshenko, direttamente con i suoi fondi personali.

Il costo dell’autovettura militare si aggira inoltre intorno ai 2 milioni di euro. Dunque a quanto pare i militari russi pur di fare propaganda in Italia, hanno commesso un errore clamoroso.

L’intento era probabilmente quello di ingannare i cittadini italiani, in modo da inserire nel dibattito politico la questione sull’invio di armi all’Ucraina. L’errore è stato notato e messo in evidenza anche da diversi media e canali Telegram filorussi.

Le ultime notizie sulla guerra in Ucraina

Intanto la guerra in Ucraina continua imperterrita. Mentre al fronte si continua a combattere; le autorità durante l’intera giornata di oggi si sono impegnate a tentare di restituire l’energia elettrica ai numerosi centri abitati, rimasti al freddo e al buio per ore a causa degli attacchi russi.

Intanto Papa Francesco si è detto disposto a fare da mediatore. Mosca si è mostrata favorevole a questa proposta.

Anche gli Stati Uniti si sono mostrati totalmente contrari agli attacchi della Russia che hanno causato i blackout in Ucraina, definendoli oltraggiosi. Per questo sono stati inviati altri 53 milioni di dollari, con l’intento di sostenere la rete elettrica del paese.

Gli orrori della guerra non sono finiti qua. Infatti la First Lady ucraina, Olena Zelenska ha affermato che i russi stanno utilizzando la violenza sessuale come arma, per umiliare e martorizzare gli ucraini, chiedendo dunque un immediato intervento della comunità internazionale.

Roberta de Vargas Macciucca

Nata il 2 ottobre 1999 a Napoli, fin da piccola appassionatissima al mondo del giornalismo. Sono laureata in scienze politiche e relazioni internazionali. Amo viaggiare, esplorare e scoprire.

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